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Milano, Mario Draghi e Liliana Segre al Memoriale della Shoah

Lombardia

"A nome del Governo e di tutti gli italiani voglio ringraziarla per il suo impegno in difesa della verità e dell'umanità", ha sottolineato Draghi rivolto alla senatrice a vita

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha visitato ieri il Memoriale della Shoah, vicino alla stazione Centrale di Milano, insieme alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz. Il Memoriale si trova lungo il binario 21 da cui, a cominciare dal '43, partirono i convogli destinati ai campi di sterminio. "Sono molto contenta che il presidente Draghi abbia accolto il mio invito", ha detto Liliana Segre. Con loro anche il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala e la vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti. 

"Furono leggi razziste, non razziali"

Quelle del 1938, che misero sostanzialmente al bando gli ebrei italiani dalla vita pubblica, non furono "leggi razziali" ma "razziste", ha detto Draghi, che diedero il via a "una nuova stagione di discriminazioni e violenze. Alla sospensione e soppressione dei diritti politici e civili". Si trattò, ha sottolineato il premier, di un "uso politico dell'odio, che ha eroso le basi della nostra democrazia". Il presidente del Consiglio, parlando davanti a una scolaresca di Saronno in visita al Memoriale, ha fatto sue le parole della senatrice: "L'indifferenza è già violenza. Ricordare non è un atto passivo: è un impegno per il presente. Dobbiamo agire sulle radici profonde del razzismo e dell'antisemitismo e contrastare le loro manifestazioni violente, arginare ogni forma di negazionismo. Sono una minaccia al nostro vivere civile. Alla nostra libertà". Per il premier "Liliana Segre è una 'donna libera e donna di pace', come si è definita in passato".

Le parole di Mario Draghi

"A nome del Governo e di tutti gli italiani voglio ringraziarla per il suo impegno in difesa della verità e dell'umanità", ha sottolineato Draghi davanti agli alunni. "Questo luogo è la rappresentazione tangibile della memoria della Shoah in Italia. Dei mali dell'occupazione nazista e del collaborazionismo fascista - ha aggiunto Draghi -. Ci mette davanti alle nostre responsabilità storiche, in modo netto e inequivocabile". Da quel Binario 21, nascosto alla città e che conserva i convogli a bordo dei quali uomini, donne e bambini andavano verso la morte, ha ricordato Draghi, "sono partite migliaia di persone, non solo ebrei, dirette ai campi di concentramento e di sterminio. Tra loro c'era anche la senatrice Liliana Segre, allora poco più che bambina. Sopravvissuta ad Auschwitz, è diventata testimone contro l'odio nazifascista". 

Draghi e Segre al Binario 21 - ©Ansa