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Coronavirus Milano, Sala su Fase 2: “La mia vigilanza sarà attenta”

Lombardia
Giuseppe Sala (ANSA)

Così il sindaco Giuseppe Sala, nel consueto video sui propri social: “Continuerò a chiamare i medici degli ospedali e di famiglia, dei pronto soccorso, e analizzerò i pochi, ma speriamo significativi, numeri che abbiamo a disposizione”  

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Milano si avvicina alla prima parziale riapertura dopo il lockdown a partire da lunedì (GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA). Il sindaco Giuseppe Sala, parlando ai cittadini nel consueto video sulle proprie pagine social, ha dichiarato: "Vi posso solo garantire che la mia vigilanza sarà attenta, continuerò a chiamare i medici degli ospedali, dei pronto soccorso, i nostri medici di famiglia e analizzerò con estrema attenzione i pochi ma speriamo significativi numeri che abbiamo a disposizione".

Sala: “Non so cosa succederà, lo vedremo”

Questa "prima parziale riapertura, necessaria – ha aggiunto Sala -, è sostanziata da un giudizio della sanità che ci dice che ad oggi la situazione è sufficientemente sotto controllo. Ciò nondimeno molti di voi mi esprimono preoccupazione e mi chiedono cosa succederà. Non lo so cosa succederà, onestamente, lo vedremo e molto dipenderà anche dai nostri comportamenti ma quello che so è che cercherò di misurare con attenzione una eventuale ripresa della crescita dei contagi".

Il sindaco: “Quando vedrò un trend a salire costante?”

I contagi, ha proseguito il sindaco di Milano, "sono figli dei tamponi che vengono fatti. A Milano città vengono fatti circa 1.000 tamponi al giorno, non di più. Questi 1.000 tamponi portano ad un numero di contagi che, misurato nella media degli ultimi 14 giorni, è pari a 143. Ecco io considero questa una base di partenza. E quindi la domanda che sto cercando di rivolgere al sistema sanitario lombardo, non ho una risposta compiuta ma è la domanda che io ho in testa, è: ma quando comincerò eventualmente a preoccuparmi? Quando vedrò un trend a salire costante per 3 o 5 giorni, quando vedo un livello doppio?”

“Questi contagi sono punta iceberg”

"Non c'è una formula matematica, sapendo tra l'altro che questi contagi sono la punta dell'iceberg, come ha dichiarato l'Istituto superiore di sanità due giorni fa”, ha concluso il primo cittadino milanese. “L'iceberg sotto è molto più ampio ma si presume che questi contagi, e quindi per noi milanesi questo 143, sono sufficientemente rappresentativi della realtà della diffusione del virus".