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Coronavirus, a Milano progetto per consegnare la spesa a casa delle famiglie indigenti

Lombardia

L’iniziativa vede la nascita di sette hub temporanei con la collaborazione di Comune di Milano, Protezione Civile del Comune, Banco Alimentare, Caritas Ambrosiana, Fondazione Cariplo, Programma QuBì, Coop Lombardia, Milano Ristorazione e Amat 

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A Milano è nato un progetto per la consegna della spesa a casa delle famiglie meno abbienti, durante l'emergenza coronavirus. Coinvolti nell’iniziativa sette hub temporanei, che vedono la collaborazione di Comune di Milano, Protezione Civile del Comune, Banco Alimentare, Caritas Ambrosiana, Fondazione Cariplo, Programma QuBì, Coop Lombardia, Milano Ristorazione e Amat. Tra le famiglie che beneficeranno dell'iniziativa ci sono anche quelle seguite dall'assessorato alle Politiche Sociali, da Banco Alimentare e dai Centri d'Ascolto della Caritas di Milano. 

Ogni giorno una tonnellata di cibo per ogni hub

Ogni giorno circa 1 tonnellata di cibo per ogni hub, con la possibilità di aumentare nelle settimane successive sarà messa a disposizione dal centro logistico di Banco Alimentare della Lombardia. Le famiglie riceveranno tra le altre cose pasta, riso, legumi, tonno, biscotti, passata di pomodoro, olio, sale, zucchero e, se in casa ci sono neonati, latte artificiale e omogeneizzati. Sono 150 invece le persone che si attiveranno per la consegna della spesa, tra dipendenti del Comune, operatori e volontari. Le operazioni saranno eseguite seguendo precise norme di sicurezza, pulizia, gestione e privacy. Sono già da oggi a disposizione di dipendenti e volontari, in ogni hub, 130 mascherine, circa 300 paia di guanti, dispenser e flaconi di gel igienizzante.

Il commento del vicesindaco Anna Scavuzzo 

"Continuiamo a occuparci di cibo, bambini, famiglie e povertà anche in questo tempo così difficile a causa del coronavirus e lo facciamo con i nostri partner di sempre", hanno commentato il vicesindaco con delega alla Food Policy del Comune di Milano, Anna Scavuzzo e l'assessore alle Politiche sociali e abitative, Gabriele Rabaiotti.