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Intossicazione alimentare in colonia per 27 bambini nel Bergamasco

Lombardia
Immagine di archivio (Agenzia Fotogramma)

I piccoli, tra i 7 e gli 11 anni, erano in vacanza in una struttura di Dorga, a Castrione della Presolana. Dopo aver mangiato gnocchi al pomodoro hanno accusato nausea, vomito e forte mal di testa: nessuno di loro è grave e tutti sono stati portati in diversi ospedali 

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Nella serata di ieri 27 bambini, tra i 7 e gli 11 anni, hanno accusato i sintomi di un’intossicazione alimentare e sono stati soccorsi dal personale del 118 in una colonia privata di Dorga, frazione di Castione della Presolana (in provincia di Bergamo), dove si trovavano in vacanza con il prete e altri accompagnatori. I piccoli, provenienti dalla Bergamasca e appartenenti a un gruppo di un oratorio, dopo aver mangiato gli gnocchi al pomodoro hanno subito avuto nausea, vomito e forte mal di testa.

L’allarme e il ricovero in ospedale

Verso mezzanotte è scattato l'allarme: 27 dei 37 bambini complessivi ospiti della struttura sono stati affidati alle cure del 118 che, vista l'età dei piccoli e il loro numero, ha fatto scattare un piano di maxi emergenza, inviando sul posto diversi mezzi di soccorso, tra cui anche pulmini. Nessuno di loro è grave: sono stati distribuiti negli ospedali Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Bolognini di Seriate (in provincia di Bergamo), Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo (nel Bergamasco) e al nosocomio di Esine, nel Bresciano.

La causa non è ancora nota

La causa del malore generalizzato non è ancora nota. Tra le ipotesi iniziali c'era anche quella di un problema all'acqua del rubinetto, ma Uniacque, la società di distribuzione, smentisce categoricamente: "I controlli effettuati non hanno dato alcun riscontro in termini di contaminazione dell'acqua: gli impianti sono regolarmente funzionanti e i processi di disinfezione dell'acqua non hanno registrato malfunzionamenti. Il bacino idrico che serve la struttura dove i ragazzi erano ospitati fornisce acqua all'intera frazione di Dorga, nonché a un territorio ben più esteso (circa 500 utenze)".
"Ulteriori prelievi effettuati presso altri punti di fornitura sul territorio, unitamente all'assenza di segnalazioni di altri fatti simili in zona - prosegue la società -, portano a escludere con certezza qualsiasi contaminazione dell'acqua servita. Le cause del malore sono dunque da ricercare in altre problematiche ancora in fase di accertamento".