"Superconnection", a Milano la mostra per riflettere sulla dipendenza da smartphone
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Apre i battenti a Milano presso lo Spazio Milesi di via Felice Casati "Superconnection". Non è semplicemente una mostra ma una vera e propria esperienza hi-tech che catapulta il pubblico nell'interactive art. E' un'idea tutta italiana, un’innovativa modalità di interazione fisico-digitale che sfrutta gli smartphone in combinazione con le tecnologie più avanzate. Un modo per riflettere sulla dipendenza dai device digitali. Si potrà gustare fino al prossimo 14 dicembre.
a cura di Giovanni Mirenna
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- L'umanità nel 2024 ha trascorso 500 mln di anni sui social e l'Italia con 2 ore e 17 minuti al giorno è ai primi posti a livello mondiale ed europeo. Dall’Italia la proposta esperienziale che contrappone all’isolamento tecnologico una nuova modalità di interazione tra uomo e device, che non rifiuta le nuove possibilità connettive ma, anzi, le ripropone attraverso un sistema web-based innovativo e altamente sofisticato, che mette in relazione, in tempo reale, diverse realtà: mondo fisico e digitale, movimento e spazio, individuo e collettività.
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L'ART DIRECTOR E' MARCELLO AROSIO
- “Superconnection” è la mostra-evento di Onda Studio. L’art director Marcello Arosio: “Una provocazione in cui i nostri telefoni non sono il filtro attraverso cui osservare la nostra quotidianità, ma il mezzo che ci permette di vivere da protagonisti la realtà fisica e digitale circostante”.
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- La mostra esplora la potenza della connettività a diversi livelli attraverso installazioni interattive che mettono in relazione, in tempo reale, diverse realtà: mondo fisico e digitale, opera e pubblico, movimento e spazio, individuo e collettività. I progetti presentati collegano attraverso immagini, suono, luce, spazio e smartphone, le forme e le percezioni, creando un'esperienza condivisa che va oltre la contemplazione.
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- Le installazioni esposte, utilizzano un sistema proprietario web-based innovativo e altamente sofisticato, che consente, senza l’utilizzo di alcuna app, di collegare i device del pubblico alle diverse tecnologie impiegate per trasmettere contenuti e messaggi, permettendo un'interazione semplice e intuitiva, in tempo reale, tra i visitatori e le opere, trasformando ogni partecipante in un nodo di una rete in continua evoluzione.
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FINO AL 14 DICEMBRE
- "Superconnection” si dispiega su due ambienti: una LED Room con esperienza in quattro capitoli, ciascuno dei quali invita l’ospite a riflettere su un aspetto differente del rapporto uomo-tecnologia (“Where are we going?”, “Scratch and win”, “Humming” e “Faces”, questi i titoli) e una Laser Room, dove il visitatore, immerso in un’atmosfera onirica, può definire gli aspetti visivi e sonori dell’ambiente interagendo fisicamente con l’installazione “Laser echo”.