Dal 31 ottobre al 3 novembre, nel centro storico di Modena, si celebra l’arte del cioccolato artigianale. L’evento più dolce dell’anno, amato da grandi e piccini, sarà il luogo dove poter scoprire e degustare le mille sfumature del cioccolato, dal tradizionale al latte, fondente, bianco, agrumato, al peperoncino, al pistacchio, al gluten free e tanto altro
Lo chef Massimo Bottura in pregiato cioccolato messicano fondente al 90% utilizzato per realizzare una scultura a grandezza naturale, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. È l'opera nata dalle mani del Maestro cioccolatiere Mirco Della Vecchia, che verrà presentata in occasione di Sciocolà venerdì 1° novembre a Modena, in Piazza Matteotti.
La scultura
La scultura è in tutto e per tutto una riproduzione fedele dello chef tristellato modenese, a cui Stefano Pelliciardi di SGP Eventi e patron della manifestazione, ha voluto dedicare l’ambizioso progetto di quest’anno, affidando l’opera a Mirco Della Vecchia. È stato un grande piacere poter tributare a un grande collega come Bottura una scultura – ha detto Della Vecchia - un modenese noto in tutto il mondo, che si spende in tante attività umanitarie come me, e che mette la sua maestria a beneficio del sociale”. Un lavoro imponente, complesso e che ha richiesto tanto studio e preparazione, nonostante l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale che ha per una volta accantonato il romanticismo dello scalpello, lasciando il posto all’innovazione.
L'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale
“Ho utilizzato una massa di cacao molto amaro proveniente dal Messico, pregiato e con pochissimo zucchero perché più resistente all’umidità” ha raccontato il Maestro del cioccolato Della Vecchia. La lavorazione è anche più complessa, perché “il cioccolato fondente è molto meno malleabile di quello con tanto zucchero, di fatti per lavorare la massa ho inizialmente utilizzato una motosega”. Della Vecchia, in qualità di esperto della tradizione ma sempre proiettato all’innovazione, ha ricreato Bottura in 3d con un modellino grazie all’intelligenza artificiale che ha poi usato in forma di laser per lavorare con precisione il cioccolato e trasformarlo nel sosia perfetto dello chef modenese. Questo attraverso una ricerca di fotografie e materiale durata due settimane, per poter fornire all’AI le corrette informazioni. “Il mondo si muove, la tecnologia va avanti ma è l’artista che crea, anche usando strumenti come l’intelligenza artificiale – ha spiegato il Maestro cioccolatiere – utilizzare queste nuove tecnologie permette di sperimentare e amplificare la propria creatività il cui storytelling e messaggio sono centrali anche nella ricerca fatta dalla stessa AI.