Una mostra a Parigi racconta il “Lusso da tasca” dei Re francesi
Lifestyle“Luxe de poche” al museo Cognacq-Jay raccoglie - fino al 29 settembre 2024 - centinaia di oggetti preziosi dell’epoca dei lumi, che ha aperto la strada all’alta gioielleria. L’abbiamo visitata per la nostra rubrica FLASH
Una società fatta di eleganza, gesti raffinati, dettagli sofisticati. La mostra “Luxe de poche, petits objects précieux au siècle des Lumières” - al museo Cognacq-Jay di Parigi, nel quartiere Marais - ci riporta indietro al 18esimo secolo, quando la vita mondana ruotava intorno al Re e alla sua corte e ogni piccolo oggetto serviva a distinguere il ceto sociale di chi lo portava.
Oggetti di lusso in una società dell’apparire
Tabacchiere, minuscole scatole per conservare pastiglie, fazzoletti o caramelle, flaconi preziosi per il profumo da portare alla cintura o al polso, scatoline di “nécessaire” con forbicine e pinzette per ogni necessità. Oggetti realizzati nei migliori materiali dell’epoca - oro, argento, pietre preziose, ma anche lacca e porcellana importate all’epoca dall’Asia per la prima volta - che servivano a mostrare agli altri il proprio gusto raffinato. Conservati nelle ampie tasche cucite negli abiti, erano condivisi in ogni occasione sociale. A teatro o nelle sale da ballo, per esempio, era costume sfoggiare monocoli preziosi oppure offrire del tabacco da scatole intarsiate con rubini e diamanti.
La moda che diventa più popolare
Attraversando le sale del museo, entriamo nella mente di chi abitava a corte e cercava di impressionare il Re con gli oggetti creati dai più noti gioiellieri d’Europa, in competizione tra loro per capacità tecniche e modalità di produzione sempre più sofisticate. E proprio la produzione cambiò rapidamente man a mano che la moda degli oggetti piccoli e raffinati raggiungeva una parte più ampia della popolazione, per cui era necessario sperimentare materiali e tecniche più accessibili. Una “spinta del mercato” che modernizzò la gioielleria e l’artigianato nelle grandi capitali dell’epoca, in particolare laddove vi era una vita “di corte”.
Il museo Cognacq-Jay a Parigi
Di oggetti incredibilmente ben conservati ne sono ospitati oltre 300 nel museo parigino, una “bomboniera” di gusto che fu la casa dell’imprenditore e mecenate Ernest Cognacq, fondatore dei grandi magazzini cittadini La Samaritaine. Merita una visita non solo per questa bella mostra, ma per la collezione permanente (tra cui alcuni quadri di Canaletto) e l’ampia e quieta corte interna.