Secondo i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Istituto la differenza rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (667.000) è così consistente che il trend di contrazione dei flussi appare fondato, con l'unica eccezione dei contratti stagionali
Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel corso del mese di gennaio 2020 sono state 538.000. Nonostante si tratti di un dato provvisorio, destinato ad essere rivisto al rialzo, la differenza rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (667.000) è così consistente che il trend di contrazione dei flussi appare fondato, con l'unica eccezione dei contratti stagionali. E' quanto emerge dai dati dell'Osservatorio sul precariato diffusi oggi dall'Inps.
Le trasformazioni da tempo determinato
Le trasformazioni da tempo determinato nel primo mese del 2020 sono risultate 79.000, in flessione rispetto a gennaio 2019 (-36%), quando peraltro il loro volume era risultato eccezionalmente elevato per effetto dell'impatto delle modifiche normative dovute al decreto Dignità. In crescita (+21%) risultano invece le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo. Le cessazioni nel complesso sono state 461.000, in leggera
diminuzione rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
Nel mese di gennaio 2020, 8.896 rapporti di lavoro (5.068 assunzioni e 3.828 trasformazioni a tempo indeterminato) hanno usufruito dei benefici previsti dall'esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni (legge n. 205/2017), valore in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-50%). I rapporti incentivati costituiscono il 3,8% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni).
A gennaio, il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) risulta ancora positivo e pari a +45.000, valore inferiore sia a quello registrato alla fine di dicembre 2019 (+146.000) sia a quello rilevato alla fine di gennaio 2019 (+343.000). Il trend occupazionale positivo, pertanto, risulta - a seguito della veloce decelerazione intervenuta soprattutto nell'ultimo trimestre del 2019 - prossimo all'esaurimento.
Permane la netta differenziazione, emersa fin dagli inizi del 2018, fra andamento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato da un lato e andamento dei rapporti a tempo determinato dall'altro: il saldo annualizzato dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è passato da +247.000 (1/2019) a +296.000 (1/2020) mentre quello dei rapporti a tempo determinato è sceso da -32.000 (1/2019) a -230.000 (1/2020), come pure quello dei somministrati, che è passato da +2.000 (1/2019) a -67.000 (1/2020). Permangono positivi, infine, seppur anch'essi in decelerazione, i saldi annualizzati di apprendistato e lavoro intermittente.