Intesa Sanpaolo, sindacati: “Vigileremo su effetti fusione con Ubi Banca”
LavoroFabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin: “Probabilmente creerà valore con azionisti, ma quello che ci interessa di più sono i riflessi dell’operazione sui 110.000 lavoratori”
I sindacati bancari vigileranno sugli effetti che la possibile fusione tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca avrà per i lavoratori dei due gruppi, ma riconoscono che il deal "crea probabilmente valore" per gli azionisti e per il Paese intero. In una nota unitaria, i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, Lando Maria Sileoni, Giuliano Calcagni, Riccardo Colombani, Massimo Masi ed Emilio Contrasto, sottolineano che "l’offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi ci ha colto di sorpresa, anche perché segue la presentazione del nuovo piano industriale del gruppo Ubi che andava nella direzione di una crescita stand alone della banca". E tuttavia si chiedono: "La fusione crea valore per gli azionisti? Probabilmente sì. Crea valore per il Paese? Probabilmente sì, considerato che nascerebbe un gruppo italiano di dimensioni europee. Quello che ci preme di più però sono i riflessi che l’operazione potrebbe avere sui 110mila lavoratori interessati". L'attenzione dei sindacati su questo argomento, dicono, "è massima, anche se le prime dichiarazioni del gruppo Intesa sono volte a rasserenare il clima e la storia del gruppo Ubi è stata sempre improntata alla massima attenzione per il personale". "Le nostre organizzazioni sindacali vigileranno attentamente su tutte le dinamiche occupazionali, organizzative e gestionali che riguarderanno le lavoratrici e i lavoratori. Valuteremo esclusivamente i fatti", concludono.