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Lavoro, nota trimestrale: più occupati, ma molti a tempo determinato

Lavoro
Credits: Getty Images

Istat, ministero del Lavoro, Inps, Inail e Anpal analizzano l’andamento nel terzo trimestre 2019: +28 mila assunzioni a tempo indeterminato, +34 mila a tempo determinato

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Crescono anche nel terzo trimestre, anche se meno di quanto registrato tra gennaio e giugno scorsi, le assunzioni a tempo indeterminato: +28 mila rispetto a 131 nel secondo trimestre e 195 mila nel primo. Ma al tempo stesso tornano ad aumentare dopo due trimestri di calo quelle a tempo determinato (+34 mila). E' quanto certificano l’Istat, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’Inps, l’Inail e l’Anpal  in una Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione relativa al terzo trimestre 2019. Queste tendenze, rileva l’analisi, sono influenzate dal rallentamento delle trasformazioni a tempo indeterminato (80 mila, rispetto a 158 mila del secondo trimestre. L’incidenza delle trasformazioni sul totale degli ingressi a tempo indeterminato (attivazioni e trasformazioni) infatti scende dal 22,3% dello scorso trimestre 2019 all’attuale 12,8%.

Andamento debole economia

Le dinamiche occupazionali, comunque, rileva ancora la Nota trimestrale, "si sono sviluppate in una fase di persistente debole crescita dei livelli di attività economica confermata, nell’ultimo trimestre, da una variazione congiunturale dello 0,1% del Pil; il tasso di occupazione destagionalizzato si porta al 59,2% (+0,1 punti in confronto al trimestre precedente); l’aumento riguarda sia le donne sia gli uomini e soprattutto i giovani di 15-34 anni. 

Frenano anche lavori in somministrazione

Tornando ai contratti a tempo determinato la nota congiunta annota ancora come sempre nel terzo trimestre 2019 il 35,2% delle posizioni lavorative abbia avuto una durata prevista fino a 30 giorni (il 12,6% un solo giorno), il 29,4% da 2 a 6 mesi e soltanto il 3,2% delle attivazioni supera un anno. Per i lavori non stagionali, nel terzo trimestre 2019 rispetto a un anno prima aumenta l’incidenza sia delle durate brevissime sia di quelle superiori all’anno.  Dopo quasi sei anni di continua crescita, e dopo un periodo di massima espansione nel terzo trimestre 2018 con 418 mila unità, frenano le assunzioni di lavoratori in somministrazione tra luglio e settembre rispetto a quanto registrato lo scorso anno: 395 mila unità, -24 mila unità. 

Aumentano i lavoratori a chiamata

Nel terzo trimestre 2019 prosegue invece l’aumento tendenziale del numero dei lavoratori a chiamata o intermittenti: I dati Inps-Uniemens certificano un +22 mila unità rispetto all’analogo trimestre del 2018 con un lieve incremento del tasso di crescita (+9,1% nel terzo trimestre 2019 rispetto a +7,0% nel secondo trimestre 2019). Per quel che riguarda il Contratto di Prestazione Occasionale ha visto mediamente coinvolti, ogni mese, circa 18 mila lavoratori nel corso dei primi nove mesi del 2019. Nello stesso periodo la numerosità dei lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia, ogni mese, è stata mediamente pari a circa 9 mila unità.

Infortuni sul lavoro, +0,4%

La nota congiunta prende in considerazione anche l’andamento degli infortuni sul lavoro. Per l’Inail, tra accaduti e denunciati, nel terzo trimestre del 2019 sono stati 135 mila (di cui 115 mila in occasione di lavoro e 20 mila in itinere), con un aumento di 489 denunce (+0,4%) rispetto all'analogo trimestre del 2018. Gli infortuni sul lavoro con esito mortale accaduti e denunciati all’Inail sono stati 216 (151 in occasione di lavoro e 65 in itinere), ben 61 in meno di quelli del terzo trimestre del 2018, che era stato tuttavia interessato da alcuni infortuni tragici con numerose vittime nello stesso evento.  Le malattie professionali denunciate all’Inail e protocollate nel terzo trimestre del 2019 sono state 12.686, in aumento (+6,2%, 743 casi in più) rispetto all'analogo trimestre dell’anno precedente.