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Giorgetti: "Procedura sul deficit era attesa, il taglio del cuneo fiscale sarà confermato"

Economia

In vista della prossima manovra di bilancio “bisogna privilegiare le politiche più utili e valutare quelle che sono meno utili. È un grande lavoro che nei prossimi mesi dovremo fare” ha affermato il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti a margine della presentazione del rapporto dell’UPB. Alla domanda su conferma del taglio del cuneo fiscale: “L’ho detto e lo ribadisco tra tutte le misure di cui si discute questa è un ‘must’. Un impegno inderogabile e la prima cosa che dobbiamo assicurare”

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"La procedura di infrazione non è una notizia, era ampiamente prevista, l'avevamo detto già un anno fa. D'altronde con il boom di deficit indotto dalle misure eccezionali non potevamo certo pensare di stare sotto il 3%". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti sulla procedura di infrazione, a margine della presentazione del Rapporto dell'Upb. "Abbiamo un percorso avviato dall'inizio del governo di responsabilità della finanza pubblica sostenibile, che è apprezzata dai mercati e dalle istituzioni Ue, andremo avanti così, quindi non è niente di sorprendente, anzi all'applicazione delle vecchie regole del Patto", ha detto il ministro. 

Giorgetti: "Taglio cuneo fiscale è un must"

In vista della prossima manovra di bilancio “bisogna essere molto selettivi, bisogna privilegiare le politiche più utili e valutare quelle che sono meno utili. È un grande lavoro che nei prossimi mesi dovremo fare" ha proseguito il ministro. Alla domanda se tra le misure "utili" ci sia la conferma del taglio del cuneo fiscale ha risposto: "L’ho detto e lo ribadisco tra tutte le misure di cui si discute questa è un ‘must’. Un impegno inderogabile e la prima cosa che dobbiamo assicurare".

"Risorse inevitabilmente a soggetti più esposti"

Le risorse disponibili - ha proseguito - vanno inevitabilmente destinate alla mitigazione dell'impatto di eventuali shock sui soggetti più esposti. Ritengo necessario che il percorso di aggiustamento che si andrà a definire nel Piano strutturale di bilancio su cui stiamo lavorando dovrà consentire di fornire il necessario supporto alla crescita e al sostegno dei redditi da lavoro". "Il percorso di aggiustamento che si andrà a definire nel Piano strutturale di bilancio su cui stiamo lavorando dovrà consentire di fornire il necessario supporto alla crescita e al sostegno dei redditi da lavoro" sottolinea Giorgetti. "Non posso che concordare con il passaggio del Rapporto nel quale si sottolinea la necessità di preservare gli investimenti, in particolare quelli con un moltiplicatore elevato". "Tuttavia, non posso esimermi dal sottolineare che, su questo terreno, la riforma delle regole di bilancio europee non è pienamente andata nella direzione che avevo auspicato".

 

"Finiti i tempi del finanziamento pubblico a fondo perduto"

"Nei prossimi anni, la politica di bilancio non potrà che essere improntata al principio della selettività. È finito il tempo del finanziamento pubblico a fondo perduto senza riuscire ad assicurare la messa a terra delle opere. Serve, una volta per tutte, dotarsi di strutture per fissare le priorità, dare i target massimi di crescita della spesa e definire gli strumenti più idonei di finanziamento", aggiunge.  "Anche per effetto delle nuove regole di bilancio europee, non possiamo più prescindere dalla definizione di politiche disegnate per guardare alla  sostenibilità di medio e lungo termine e per innalzare il potenziale di crescita", spiega. "Il necessario consolidamento dell’elevato debito pubblico accumulato in anni recenti potrà infatti essere più sostenibile soltanto se accompagnato da uno sviluppo economico robusto e da una politica di bilancio che, attraverso l’analisi e il controllo degli andamenti di finanza pubblica, sia in grado di selezionare in maniera rigorosa gli interventi da adottare, in modo da assicurare la massima efficacia delle risorse utilizzate e ridurre i divari che a vario livello continuano a caratterizzare il nostro Paese", conclude.