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Paradisi fiscali, ecco perchè San Marino può attrarre i pensionati italiani

Economia
©IPA/Fotogramma

Con il Portogallo che a partire da quest'anno cesserà il regime fiscale speciale per residenti stranieri "non abituali", per i pensionati italiani la piccola Repubblica potrebbe diventare meta ambita per ottenere una "residenza atipica". Ma non sarà accessibile per tutti

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Fino a poco tempo fa c’era il Portogallo tra i Paesi considerati come un “paradiso fiscale”. Ma nel corso del 2024 il Paese cesserà il regime fiscale speciale per residenti stranieri "non abituali", cioè tutte quelle agevolazioni fiscali garantite agli stranieri, pensionati o professionisti in ambiti ritenuti di particolare importanza, che lo sceglievano come residenza. Ora potrebbero tornare in auge altre nazioni, tra cui Grecia, Tunisia e Bulgaria ma per vicinanza territoriale ecco che una meta ambita per gli italiani come “nuovo paradiso fiscale” potrebbe diventare la piccola Repubblica di San Marino.

I requisiti necessari

Si tratta, come spiega anche il quotidiano “La Stampa”, di un Paese che contempla, per 10 anni, una tassazione al 6% per tutti coloro che scelgono di prendere qui la residenza per la prima volta e che certificano redditi superiori ai 50mila euro o un patrimonio personale superiore ai 300mila euro. E, a confermare l’intento di San Marino, ecco le parole di Marco Gatti, Segretario di Stato per le finanze e il bilancio della piccola Repubblica: “Non c’è un numero predefinito, ma c’è sicuramente la volontà anche politica di essere attrattivi per i pensionati stranieri, ovviamente a certe condizioni”. Tra gli altri paletti per poter accedere ad una residenza “atipica”, oltre a risultare cittadini dell’Unione Europea o provenienti dalla Svizzera, occorre che almeno un terzo del patrimonio venga trasferito in una banca della Repubblica e investito in titoli di Stato o in altri prodotti finanziari.

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