Bonus 100 euro in busta paga, come cambia il calcolo con nuova Irpef
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Dal 1° gennaio 2024 entrano in vigore le nuove aliquote che prevedono l’accorpamento del primo e secondo scaglione di reddito sotto un'unica fascia, al 23%. E, sempre dal prossimo anno, le detrazioni che spettano ai lavoratori subordinati passano da 1.880 euro a 1.955 euro, oggi previsti solo per chi percepisce redditi da pensione
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- Dal 1° gennaio 2024 entrano in vigore le nuove aliquote Irpef che prevedono l’accorpamento del primo e secondo scaglione di reddito sotto l’aliquota unica al 23%
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- A cambiare il prossimo anno non sarà solo l’importo delle tasse. È stata prevista anche l’equiparazione delle detrazioni da lavoro dipendente con quelle da pensione. Ecco tutti i dettagli
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- Questa modifica ha effetto anche sulla no tax area dei dipendenti che passa dagli attuali 8.174 euro a 8.500 euro (ovvero il reddito per il quale è dovuta un’imposta pari alle detrazioni spettanti)
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- Si tratta di un cambiamento che impatta anche sull’ex bonus Renzi. A chi ha redditi fino a 15.000 euro il bonus spetta quando l’imposta dovuta è superiore alle detrazioni spettanti (che per il 2024 sono pari a 1.955 euro) a cui deve essere sottratto l’importo di 75 euro, rapportato ai giorni di lavoro effettivi
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- Così la detrazione su cui viene calcolata la spettanza del bonus torna ad avere un importo di 1.880 euro
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- La variazione fa in modo che, nonostante le nuove aliquote Irpef e l’aumento delle detrazioni, la platea dei beneficiari dell’ex bonus Renzi resti immutata evitando il rischio concreto che chi si trova nella fascia di reddito compresa tra gli 8.174 euro e gli 8.500 euro (che dal prossimo anno sarà senza capienza fiscale) si trovi ad avere una busta paga con un importo decurtato di 100 euro
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- Confermate anche le regole previste per il riconoscimento del trattamento integrativo per i titolari di redditi fino a 28.000 euro, che continueranno a beneficiare del bonus in busta paga se l'importo di specifiche detrazioni per alcuni oneri sia superiore all’Irpef lorda dovuta
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- Fino al 2020, l’ex bonus Renzi veniva percepito da circa 16 milioni di lavoratori dipendenti che si trovano nella fascia di reddito tra i 8.174 e 40mila euro