Il presidente del Comitato di Vigilanza della Bce a Sky TG24 Business commenta lo stato di salute delle banche europee e italiane. GUARDA IL VIDEO
"Non posso commentare banche individuali. Quello che le posso dire è che le banche che hanno sperimentato un grosso impatto della crisi passata, e che ancora stanno gestendo l'eredità di quella crisi, sono riuscite a fare progressi, non solo in Italia, anche in Grecia, in Portogallo, in Spagna in Irlanda". Così risponde Andrea Enria a Sky TG24 Business di fronte alla domanda se ritiene che le banche italiane in crisi - Monte dei Paschi e Carige su tutte - siano da considerare fuori dalla crisi più dura.
"Situazione migliore di quanto temessimo"
Il Presidente del Consiglio di Vigilanza della Banca Centrale Europea poco dopo aver presentato i risultati annuali dello Srep, il processo di revisione e valutazione prudenziale sul sistema bancario europeo, commenta così lo stato di salute del sistema del credito europeo: "Senz'altro la situazione è molto migliore di quanto temessimo solo un anno fa. La posizione patrimoniale delle banche è migliorata. Mentre un anno fa temevamo il materializzarsi di perdite a seguito della pesante recessione che è seguita alla pandemia. La redditività delle banche è rimbalzata a livelli pre-crisi, va detto che rimane debole strutturalmente, ma c'è stato un rimbalzo notevole".
Anche il rialzo dei tassi di interesse potrebbe contribuire a migliore la condizione: "il rialzo dei tassi di interesse graduale dovrebbe essere un elemento positivo per le banche, grazie ai maggiori margini sui prestiti". Ma un'uscita troppo repentina dagli aiuti della Bce e una salita troppo rapida dei tassi "potrebbero influenzare negativamente i settori con alta leva, concentrazione delle posizioni finanziarie, dove ci sono livelli di rischio più elevati".
"Non abbassare la guardia" sugli Npl
Enria ha commentato anche la situazione dei crediti deteriorati: "Il miglioramento che è stato ottenuto sulla qualità del credito è notevole. Ma non possiamo abbassare la guardia: la pandemia non è finita e alcuni settori sono stati duramente colpiti dalla crisi". Cerved nel suo ultimo outlook in effetti aveva stimato un leggero rialzo degli Npl (non-performing loans), ma su livelli comunque più più bassi rispetto a quanto visto prima del 2016.
"C'è ancora spazio per altre fusioni e acquisizioni"
"Le valutazioni di mercato sulle banche europee sono ancora insoddisfacenti: le banche devono rivedere la sostenibilità del loro modello di business e migliorare la propria efficienza dei costi". E per farlo Enria ha indicato le fusioni e acquisizioni, che "sono il modo più diretto per rivedere il modello di business: ecco perché per noi c'è spazio per altre concentrazioni". Evidentemente - viste le trattative in corso tra Bper e Carige e la necessità di vendere Mps - anche in Italia.
La riscossa delle banche italiane
Il presidente del Consiglio di Vigilanza ha commentato a Sky TG24 Business anche la condizione delle banche italiane, negli ultimi anni meno performanti e più fragili della media europea. Ma qualcosa potrebbe essere cambiato: "Con la pulizia di bilancio che è stata fatta negli ultimi anni, la redditività è ormai perfettamente in linea con la media europea e lo stesso si può dire del livello di patrimonializzazione".
Tra i rischi anche la Russia
Secondo i dati riportati da Credit Suisse le banche italiane sarebbero tra le più esposte in Europa verso la Russia, assieme a quelle francesi e austriache. In Italia sarebbe in particolare Unicredit ad avere interessi a Mosca. Per la Bce "le esposizioni dirette non sono un grosso elemento di preoccupazione, ma se si fossero sanzioni internazionali ci potrebbero essere rischi per i mercati finanziari internazionali".
Guarda qui sotto l'intera puntata di Sky TG24 Business del 10 febbraio 2022, in cui è stato ospite anche Carlo De Luca (Gamma Capital Markets).