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Manovra 2022, le novità su Quota 102 e Reddito di cittadinanza

Economia

Giorgio Rizza

La legge di Bilancio tra le altre misure interviene, anche se solo per il prossimo anno, sul nodo pensioni con Quota 102 e prevede una stretta sul Reddito di cittadinanza tra controlli preventivi e rischio di perdere l'assegno al secondo rifiuto di un'offerta di lavoro

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Sulle pensioni alla fine una vera riforma non c’è stata. Alla scadenza naturale di Quota 100 prevista a fine dicembre, si è trovata la soluzione di un nuovo piccolo scalino a Quota 102.

 

La nuova Quota 102 per andare in pensione

I requisiti così per il ritiro dal lavoro anticipato salgono a 64 anni di età e 38 di contributi. Ma è una misura tampone che vale solo per 1 anno, una sorta di tregua per guadagnare tempo sulle decisioni in vista del ritorno ai 67 anni di età previsti dalla legge Fornero. Anche se per ora su quello che accadrà dal 2023 in poi si sa ben poco. L’unica cosa certa è che a caposaldo dei progetti del presidente Mario Draghi c’è il sistema contributivo pieno, ma non è detto che all’interno di questo meccanismo non vengano trovate altre formule di possibile flessibilità dato che la porta per un confronto con i sindacati rimane aperta.

 

Il giudizio critico dei sindacati

Cgil, Cisl e Uil però su questa transizione a Quota 102, che non affronta in maniera complessiva e strutturale il nodo pensioni e che secondo i loro calcoli riguarderebbe una platea di sole 15mila persone, proprio non ci stanno e sono pronte alla piazza. La Fiom ha già proclamato un pacchetto di otto ore di sciopero.

 

Le altre possibili forme di uscita anticipata

A dire il vero rimangono comunque aperti altri canali d’uscita anticipata, anche a 62 anni, ma solo per i dipendenti delle piccole e medie imprese in crisi. Viene poi prorogata di 1 anno l’Ape sociale estesa ad otto ulteriori categorie di lavori gravosi che arrivano così a 23 e Opzione donna, calcolata interamente con il contributivo, che vede però un inasprimento dei requisiti: 60 anni per le lavoratrici dipendenti e 61 per le autonome fermi restando i 35 anni di contributi.

 

La stretta sul Reddito di cittadinanza

Sul Reddito di cittadinanza, rifinanziato con un ulteriore miliardo, si profila una stretta con maggiori controlli soprattutto preventivi per evitare abusi, una progressiva riduzione dell’importo per chi pur essendo occupabile non dovesse accettare l’offerta di lavoro fino ad arrivare alla perdita dell’assegno per chi rifiuta la seconda proposta di impiego.