In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Inflazione mai così forte dal 2008, pesa il caro energia

Economia

Vittorio Eboli

In Italia, e nel resto d'Europa (+3,6%), sale il costo della vita: come certifica l'Eurostat, a settembre il balzo più forte da oltre 10 anni. Effetto della ripresa economica: più consumi, più domanda di beni e servizi, e industrie che chiedono più energia. Coi prezzi che salgono e il timore del caro-bollette anche per i prossimi mesi 

Condividi:

 

Sì, l’inflazione sta salendo; e sì, sono soprattutto i prezzi dell’energia a far aumentare il costo della vita. Le conferme arrivano dall’Eurostat, l’ufficio statistico dell'Unione europea: a settembre, per i Paesi dell’area Euro, più 3,4% rispetto a un anno fa (+3,6% per l’intera Unione).

Siamo ai livelli più alti dal 2008, da quando – col crack della Lehman e la crisi prima finanziaria poi dell’economia reale – la recessione face cadere la domanda di beni e servizi. Ora invece siamo in fase di forte recupero post Pandemia, e la ripresa di produzione e consumi spinge sui prezzi. Basti ricordare che a settembre 2020 lo stesso dato segnava -0,3%.

 

La componente energia (+1,63%) pesa sull'inflazione

La domanda aumenta più velocemente dell’offerta, e le industrie chiedono sempre più energia per aumentare la produzione: da qui, l’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche. È la componente che, più di ogni altra, sta determinando l’inflazione: +1,63%, ben davanti a servizi (+0,72%), beni industriali non energetici (+0,57%), prodotti alimentari, alcolici e tabacco (+0,44%).

 

Fondo miliardo contro il caro-bollette

I dati Eurostat alimentano quindi l’allarme per futuri, ulteriori aumenti delle bollette di luce e gas, col Governo italiano che studia un fondo ad hoc da un miliardo per contrastare, almeno alleviare, i rincari. Spinta sui prezzi, ok, ma anche sulla ricerca di energie alternative:  secondo uno studio dell’Ufficio federale di statistica tedesco, le fonti rinnovabili hanno rappresentato il 19,7% del consumo finale lordo di energia nell'Ue nel 2019: nel 2009 eravamo al 13,9%. 5 punti e mezzo in più, in 10 anni: per la transizione bisogna decisamente accelerare.