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Start-up, come aumentare i finanziamenti ai progetti italiani

Economia

Le start-up in Italia soffrono della minore propensione al rischio degli investitori e anche di interventi pubblici, che soltanto negli ultimi anni sono diventati considerevoli, secondo gli esperti intervenuti a Sky TG24 Business. Guarda il video

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Sono quasi 11mila le start-up in Italia secondo gli ultimi numeri diffusi dal Ministero dello sviluppo economico. Vi lavorano circa 65mila collaboratori e si trovano in particolare nel Nord del paese.

 

Ma rispetto ai partner europei sono ancora poche, e sotto-finanziate. Gli investimenti venture capital in Italia - secondo i dati Ocse - sono solo poco più di un decimo rispetto a quanti se ne fanno in Paesi come Regno Unito, Francia e Germania. Siamo ultimi tra i grandi Paesi europei anche per il numero di incubatori.

 

E i risultati si vedono: in quanto a start-up unicorni (che cioè valgono più di 1 miliardi di dollari) l'Italia ne può contare soltanto due. Yoox, venduta poi nel 2015, e Depop, appena venduta per 1,6 miliardi di dollari. La classifica è invece monopolizzata dagli Stati Uniti - che contano su marchi noti come Stripe e SpaceX - e dalla Cina (con in testa ByteDance), ma anche paesi europei come Francia (con BlaBlaCar) e Germania (N26 e Flixbus) si difendono.

 

Ne hanno parlato a Sky TG24 Business l'avvocato Antonia Verna (Portolano Cavallo) e gli imprenditori Valentina Menozzi (Prometheus) e Francesco Mongini (Gioielleria Italiana). Guarda nel video il dibattito e clicca qui per la puntata integrale.