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Rebus manovra, ritocchi all'Iva o stretta sugli sconti fiscali: lunedì Def in Cdm

Economia
Il premier Conte e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri (LaPresse)

L'asticella del deficit varia tra 2,1 e 2,2%, con il sogno 2,3, cioè tra 11 e 13 miliardi di flessibilità dall'Ue. Obiettivo prioritario disinnescare l'aumento dell'Iva, per cui ci sono da trovare 23 miliardi

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Governo ancora al lavoro per la stesura della nota di aggiornamento al Def, con l’incognita sull’Iva e l’incertezza sulla cifra a cui fissare il deficit. I fari sono puntati sul Consiglio dei ministri di lunedì, 30 settembre, che dovrà approvare la Nota di aggiornamento del Def.

Aumento Iva

L'obiettivo prioritario è disinnescare l'aumento dell'Iva, un’operazione per cui sono necessari 23 miliardi. Ma il governo si scontra ancora con il problema delle risorse. Altro punto critico è l’asticella del deficit: la forbice varia tra il 2,1 e il 2,2%, con il sogno 2,3%, cioè tra 11 e 13 miliardi di flessibilità chiesti all'Ue. Flessibilità che l'esecutivo conta di spuntare a Bruxelles. Non sarebbero ancora state trovate invece le coperture per garantire anche il taglio del cuneo fiscale e una prima tranche di misure per la famiglia, a partire dagli asili nido.

Il nodo risorse

Al ministero dell'Economia i tecnici sono ancora impegnati a definire il quadro macroeconomico che farà da cornice alla prossima manovra ma ancora mancano alcune scelte chiave. Il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri sono entrambi a Roma e al lavoro ma al momento non sarebbero previsti nuovi incontri politici. Il governo punta a raccogliere risorse o da ritocchi alle aliquote Iva o da una stretta sugli sconti fiscali. E poi almeno un miliardo dai tagli ai ministeri. Il Pd intanto spinge per il taglio del cuneo fiscale, e il segretario dem Zingaretti chiede 50 miliardi di euro in 15 anni per investimenti nell'economia verde. Il governatore Visco avverte: "Le misure della Bce sono adeguate, la prudenza è controproducente. Agire sulla spesa, aumentare gli investimenti e ridurre il peso del fisco".