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Petrolio, il Qatar lascia l’Opec. Aumenta il prezzo del greggio

Economia
Il ministro qatariota dell’Energia Saad al-Kaabi (Getty Images)

Il Paese, che si affaccia sul Golfo Persico, abbandonerà l’organizzazione a gennaio 2019 dopo 58 anni. Tra le prime conseguenze subito un balzo a 54 dollari al barile

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A gennaio il Qatar lascerà l’Opec, l’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (COS'E' E COME FUNZIONA). Lo ha reso noto il ministro qatariota dell’Energia Saad al-Kaabi, precisando che il Paese ha deciso di concentrarsi sulla produzione di gas naturale. Tra le prime conseguenze dell’annuncio c’è l’aumento del prezzo del greggio salito subito a quasi 54 dollari al barile.

Qatar 11esimo produttore di petrolio

Il Qatar è l'undicesimo produttore di petrolio dell'Opec ed è il più grande esportatore al mondo di gas naturale. Il Paese, che si affaccia sul Golfo Persico, fa parte dell'Opec dal 1961. Secondo quanto scrive il Financial Times la decisione segue un peggioramento dei rapporti di Doha con i suoi vicini: quattro Stati arabi - Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrain ed Egitto - hanno interrotto i rapporti commerciali con il Qatar l'anno scorso accusando l'emirato di appoggiare il terrorismo. Anche se al-Kaabi ha spiegato che la decisione non è legata al boicottaggio politico ed economico.

Le conseguenze dell'addio

L'addio del Qatar, oltre all’aumento immediato del prezzo del greggio, potrebbe avere altre conseguenze e provoca l'ennesima difficoltà nell’Opec, sempre più divisa politicamente, anche a causa delle continue pressioni di Donald Trump sull’Arabia Saudita. Il ritiro del Qatar arriva quando i paesi non Opec, come la Russia, sono diventati più influenti nel definire la politica petrolifera al fianco dell'Arabia Saudita, che è il più grande produttore all'interno del cartello, e il suo leader di fatto.