Accordo preliminare arrivato dopo quasi 10 anni di attesa. Riguarda poco meno di mezzo milione di lavoratori di Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, enti, agenzie regionali. Tra novità, categorie differenziate per area e sezioni speciali per la polizia locale
Dopo quasi dieci anni di attesa, è stato firmato nella notte l'accordo preliminare per il rinnovo del contratto nazionale per il comparto delle Funzioni Locali. A essere coinvolti sono poco meno di mezzo milione di lavoratori di Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, enti e agenzie regionali. “Un contratto di valore, che produce miglioramenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori”, ha commentato Serena Sorrentino, segretaria generale della Funzione pubblica Cgil. Tra le novità, categorie differenziate per area e sezioni speciali per la polizia locale.
“Ora al lavoro per Sanità”
“Un traguardo importante raggiunto grazie a un lavoro di squadra e al senso di responsabilità di ciascuno degli attori coinvolti”, ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Le trattative si sono svolte in nottata presso l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran). “Ora stiamo lavorando perché si chiuda anche il contratto per il comparto Sanità”, ha assicurato Bonaccini.
Le novità
Il nuovo contratto - ha spiegato in una nota Federico Bozzanca, segretario nazionale della Fp Cgil Funzioni Locali - prevede “una ulteriore categoria economica per ogni area, la definizione delle sezioni speciali per la polizia locale, la previsione della costituzione della sezione per il settore educativo, nonché un rinvio per poter rivedere il sistema di classificazione. Inoltre rimane la normativa di miglior favore sul turno festivo infrasettimanale”. Quanto alla polizia locale, ha precisato la segretaria generale Sorrentino, “viene dato più valore alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto grazie all'introduzione di un'identità di funzione collegata ai gradi”.
La soddisfazione dei sindacati
Tra gli obiettivi raggiunti, ha aggiunto Bozzanca, c'è “l'erogazione, per il 2018, degli aumenti retributivi di 85 euro mensili medi alle categorie del comparto delle Funzioni Locali, nonché un incremento delle risorse destinate alla contrattazione integrativa e una rivalutazione del sistema indennitario. Non solo, è stato realizzato un reale e visibile aumento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con un avanzamento complessivo degli istituti del rapporto di lavoro: permessi, congedi, ferie, malattia, ecc…”. E ancora: “Più materie andranno alla contrattazione integrativa, dando finalmente più potere alle Rsu”. Grazie alla mobilitazione messa in campo in questi anni – ha concluso Bozzanca – “abbiamo raggiunto un gran risultato che mette insieme salario, diritti e contrattazione. Ora la parola alle lavoratrici e ai lavoratori per il giudizio definitivo”.