Come analizzare i numeri che riguardano i dati forniti regolarmente dall'Istituto
Sono dati complessi da analizzare quelli che riguardano i morti e gli infortuni sul lavoro. L'Inail mette a disposizione delle serie storiche che partono dagli anni '50 ma diversi numeri variano con l'avanzare del tempo: perché da una parte cambiano le norme e perché dall'altra si modifica anche la strategia comunicativa di diffusione dei dati.
Dati che cambiano
Innanzitutto, i dati che sono disponibili sul sito dell'Inail sono di due tipi: le denunce di infortuni (anche mortali) sul lavoro e il numero di quante di queste vengono accertate come casi avvenuti effettivamente in relazione al posto di lavoro. Entrambi i tipi di dati sono in divenire: hanno quindi un tempo di stabilizzazione che varia di caso in caso, ma si può dire che dopo 3 anni il numero si considera definitivo.
Paragoni storici di breve termine
Per fare un confronto tra i dati di oggi e quelli di settant'anni fa ci sono due strade. Da una parte si possono prendere i dati che riguardano l'ultimo quinquennio pubblicato nella relazione Inail, e dall'altra aggiungere i numeri presenti nelle serie storiche: ma solo quelli che vanno dal 2010 in poi. Questo perché in quell'anno è cambiato il metodo di conteggio e si è deciso, cosa che accade ancora oggi, di fornire il dato che riguarda tutte le denunce e non solo quelle accertate come positive.
E anche perché da quel periodo la normativa prevede che si tenga conto anche degli infortuni e morti che avvengono "per conto dello stato", categoria prima non esistente sulle serie storiche.
Paragoni storici di lungo termine
Resta comunque importante utilizzare i dati che risalgono a decenni fa per fare un confronto con quello che accadeva allora. Questo si può comunque fare considerando sempre che verrano rilevati degli sbalzi temporali dovuti a cambio di normative e di strategia comunicativa.