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Cane rubato a bimba disabile, papà ai ladri: scavate nel vostro cuore

Cronaca

Gaia Bozza

A Sky Tg24 l'appello del papà di una bimba in carrozzina, alla quale una banda di ladri ha rapito il cagnolino, uno Spitz di nome Maui: "Scavate nel vostro cuore, nella vostra coscienza e riportatecelo. Mia figlia è disperata"

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Rosario è il padre di una bambina di 12 anni affetta da una malattia genetica, con una disabilità motoria: con la madre e il figlio maggiore vivono ad Acerra, nel napoletano. Sabato sera una banda di ladri, oltre ad aver portato via soldi e oggetti di valore e ad aver danneggiato la casa - compresa la pedana che serviva alla ragazzina per uscire agevolmente di casa -. ha rapito il loro cane, Maui. E' un cane di razza Spitz, al quale tutta la famiglia è fortemente legata. Dopo la denuncia ai carabinieri, sono partite le indagini. Il padre sta provando a lanciare appelli ai ladri perché facciano ritrovare loro il cagnolino,  che fa parte della famiglia da nove anni. 

L'appello per ritrovare il cane Maui 

Per prima cosa, Rosario ha scritto sui social. Poi si è rivolto anche ai mezzi di informazione: "Faccio appello ai rapinatori, che scavino nel loro cuore, cercando un briciolo di coscienza - dice a Sky Tg24 -  Che ce lo riportino, il cane era di mia figlia, che è affetta da atrofia muscolare spinale, per lei e per noi è un pezzo della famiglia, è come aver perso un figlio, e per lei un fratello".  Poi si commuove: "Se è ancora vivo, per favore intanto dategli i croccantini più piccoli, perché non riesce bene a mangiare. E riportatecelo, perché sentiamo forte la sua mancanza".

Le ricerche del cane rapito dai ladri  

Non solo la denuncia. Sono giorni che l'intera famiglia non si dà pace. Ci sono stati giri di perlustrazione per cercare il piccolo cane, che ha una particolarità: è stato rasato a causa di un problema di pelle. Rosario e la moglie si sono spinti fino a un campo nomadi a Casoria, Comune vicino, dove però hanno trovato un altro esemplare della stessa razza chiuso in una baracca: "Perchè fosse lì non lo so, ho segnalato l'episodio ai carabinieri che spero facciano controlli". 

Le difficoltà del papà della bimba 

L'episodio ha scosso molto un nucleo familiare già provato. Rosario, operaio carrellista, è in congedo straordinario da alcuni mesi, poiché i suoi turni di lavoro, lunghi e impegnativi, presso l'azienda nella quale è assunto, si conciliavano male con i permessi da prendere per assistere al meglio sua figlia. Intanto, sta cercando un altro lavoro, ma la ricerca sta diventando più complessa del previsto: "Quando manda il curriculum, viene convocato sempre per un colloquio - osserva la moglie, che non nasconde la rabbia - Eppure, quando, per trasparenza, racconta al potenziale datore di lavoro che ha una figlia disabile e che ha bisogno di usufruire della 104, l'opportunità lavorativa svanisce".