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È partita Strade Maestre, la prima classe di ragazzi che studierà girando l'Italia a piedi

Cronaca

Sono otto ragazzi e quattro guide-insegnanti partiti oggi da Orvieto. Alterneranno giornate di cammino a periodi di residenza, scendendo dall'Umbria, al Lazio e alla Sicilia per poi risalire lungo lo Stivale. Di Andrea Carullo

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Da Orvieto otto ragazzi sono partiti per un viaggio che non ha precedenti. Zaino in spalla, la loro destinazione non è stata però la scuola, perché quest’anno scolastico lo passeranno camminando lungo lo Stivale e non stretti fra i banchi. L’innovativo progetto a cui hanno deciso di partecipare si chiama Strade Maestre e promette, in circa 240 giorni da settembre 2024 a giugno 2025, di percorre oltre mille chilometri attraverso 12 regioni italiane, accompagnati da quattro guide-docenti.

Ecco quindi che i ragazzi potranno leggere Dante non chiusi tra quattro mura ma a Ravenna, davanti alla tomba del poeta, o a Firenze, città dove nacque e che cantò; potranno studiare il nazifascismo a Roma, vedendo con i propri occhi il quartiere ebraico che era stato tramutato in ghetto o il sacrario delle Fosse Ardeatine; potranno però anche ammirare l’arte nelle centinaia di musei sparsi lungo la Penisola e che si legano al programma scolastico del quarto e quinto anno delle superiori, di cui fanno parte gli otto ragazzi, come la collezione Peggy Guggenheim a Venezia, il museo del Novecento a Milano o ancora il museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto. E, perché no, visitare Pompei in Campania, le Grotte di Castellana in Puglia, i Sassi di Matera in Basilicata e tanto altro.

I protagonisti del viaggio

La classe di Strade Maestre è composta da otto giovani tra i 17 e i 18 anni: Anna, Ariele, Aron, Edoardo, Gioele, lisa, Lolevia e Neri, ma anche dalle quattro guide-insegnanti Roberta Cortella (docente e regista), Marco Saverio Loperfido (docente, scrittore e filosofo), Marcello Paolocci (guida ambientale ed escursionistica) e Roberto Tigani (docente e guida). Tutti loro hanno esperienza, oltre che nel ruolo di educatori, anche per quello di guide escursionistiche: Loperfido, primo ideatore del progetto, nel 2017 ha percorso 2400 chilometri a piedi da Chia al Parlamento europeo di Bruxelles. È anche l’ideatore del progetto Ammappaitalia e ha guidato nel 2018 un gruppo di ex-detenuti in un cammino di 900 chilometri nel sud Italia, un progetto divenuto una docu-serie dal titolo “Boez – Andiamo via”, diretto dall’altra guida-insegnante Roberta Cortella. Paolocci, invece, ha creato un percorso didattico in Umbria chiamato il Sentiero di Palliccio e nel 2020 ha condotto otto ragazzi in un cammino giudiziario di 35 giorni e 600 chilometri.

Per questa esperienza, prima in Italia e nel mondo per lunghezza, i ragazzi sono “carichi e molto motivati” spiega Niccolò Gori Sassoli, altro fondatore del progetto e responsabile comunicazione per CamminaMenti, la cooperativa sociale che ha dato vita all’iniziativa. Lui, insieme all’ultimo dei fondatori, Emilio Ruffolo, presidente della cooperativa, sarà la mente dell’organizzazione che si coordinerà con le guide-docenti e il gruppo durante tutto l’anno.

“La classe è formata da ragazzi che vengono da contesti diversi ma con esperienze personali vicine – continua Sassoli –. Sono tutti degli sportivi e hanno già fatto diversi cammini, ma provengono da diverse parti d’Italia e addirittura del mondo: una delle nostre ragazze viene direttamente dall’Australia. Lo scorso anno aveva preso parte a uno scambio culturale in una scuola privata di Firenze, dove ha conosciuto dei ragazzi che avevano saputo dell’iniziativa ed erano interessati a partecipare, così quest’anno è tornata da sola per prendere parte al progetto”.

Il gruppo di Strade Maestre alla presentazione a Orvieto

Il primo giorno

Ragazzi e docenti si sono ritrovati alla stazione ferroviaria di Orvieto, in Umbria, e si sono subito diretti verso il centro storico. Hanno raggiunto Palazzo del Capitano del Popolo intorno alle 12, dove i promotori e fondatori di Strade Maestre e CamminaMenti (Loperfido, Sassoli, Cortella, Paolocci ed Emilio Ruffolo), hanno presentato il progetto davanti alla stampa. Nel pomeriggio la classe si è messa in moto e si è diretta al Duomo, prima tappa di questo lungo viaggio, per poi camminare insieme a familiari, amici e rappresentanti delle organizzazioni che sostengono l’impresa fino alla frazione di Gabelletta, dove si trova la sede del gruppo scout Agesci Orvieto 1, che ospiterà il gruppo in cammino per la prima notte di viaggio.

La struttura e il percorso

I 240 giorni di Strade Maestre prevedono che si alternino giornate di cammino a giorni di residenza, con due pause previste per le vacanze di Natale e quelle di Pasqua. Il gruppo studierà camminando, vivendo i luoghi in prima persona prima con gli occhi e poi sui libri, sostando nelle sedi dei tanti partner che hanno deciso di sostenere l’impresa. Proprio per questa ragione i processi di apprendimento ruoteranno attorno all’esperienza del viaggio a piedi, alla vita comunitaria e alla sperimentazione di stili di vita sostenibili, ma anche agli incontri che faranno lungo il cammino e che arricchiranno il bagaglio culturale dei ragazzi. Filo conduttore che legherà laboratori, convegni, spettacoli e musei a cui il gruppo parteciperà, sono le attività transdisciplinari proposte dalle guide-insegnanti.

“Il nostro è un viaggio che ha una struttura fissa, ma è anche in divenire – spiega Sassoli –. Molte scelte si prenderanno lungo il percorso, a seconda del meteo e di altri fattori. Sono inoltre previste delle giornate aperte a ragazzi di altre scuole: passando per i loro territori potranno decidere di affiancarsi a noi durante quelle giornate, e stiamo pensando di aumentare il numero delle giornate previste perché la curiosità e l’interesse che si sta dimostrando intorno al progetto è tanto”.

Lo scheletro del percorso prevede di scendere dall’Umbria verso il Lazio nei mesi di ottobre e novembre. Da Orvieto il gruppo esplorerà la Valle del Calanchi di Civita di Bagnoregio, grazie alla collaborazione con l'Associazione Acqua, per poi dirigersi verso Montefiascone e Viterbo lungo la Via Romea Germanica. Alcuni periodi residenziali, in questi mesi, sono previsti a Oriolo Romano, Trevignano Romano (al Casale della Nocerqua), a Chia e al Palliccio, in provincia di Terni, per poi raggiungere Civitavecchia seguendo il sentiero 103 del Cai. Da qui la classe si imbarcherà per la Sicilia, dove staranno fino a dicembre inoltrato visitando prima di tutto Palermo, poi Agrigento (seguendo la Magna Via Francigena), Catania e Cefalù.

Dopo la pausa natalizia, la scuola di Strade Maestre riprenderà il 15 gennaio in Calabria, risalendo la regione tramite il Sentiero Italia del Cai fino alle Terre di Castalia, vicino Rende. Febbraio è il mese in cui il gruppo vedrà Basilicata, Puglia e Campania, tra Matera, Napoli (dove è prevista la visita al museo ferroviario di Pietrarsa, una visita all’archivio di Stato e un giorno tra i vicoli della città) e poi Caserta, dove utilizzeranno il Cammino dei Nomadi Digitali nella zona di Roccaromana.

A marzo il gruppo risalirà Campania e Lazio, esplorando altri cammini e luoghi storici, e si dirigeranno poi verso la Toscana e l’Emilia Romagna. Qui, immancabili i soggiorni a Firenze e poi a Bologna. Le ultime tappe, per il momento, sono previste in Friuli Venezia Giulia, dove faranno tappa nelle principali città finendo l'anno a Trieste. 

Itinerario in divenire di Strade Maestre

Il futuro di Strade Maestre

Sassoli spiega anche che “l’obiettivo di questa iniziativa è che diventi una realtà che possa stare in piedi da sola e che duri nel tempo. Sarebbe bello creare una comunità professionale di guide-insegnanti che abbiano competenze di escursionismo ed educazione multidisciplinare, capaci di mettersi insieme ed essere riconosciuti”.

“Questa è stata una delle più grosse difficoltà – continua –. Il viaggio non è riconosciuto come parte del percorso educativo per gli studenti, come avviene invece per gli scambi culturali. I nostri ragazzi vanno in uno status di educazione parentale e dovranno, perciò, sostenere un esame a fine anno come privatisti. È un tema che nei prossimi anni dovrà essere affrontato, col tempo vorremmo un riconoscimento formale dei risultati formativi del progetto come avviene, ad esempio, con i professori della scuola pubblica che possono chiedere di fare gli insegnanti in carcere o negli ospedali”.

Main partners

Per sostenere l’iniziativa, i membri di CamminaMenti hanno condiviso l’idea innanzitutto con Aigae (Associazione Italiane Guide Ambientali Escursionistiche), e poi con Cai (Club Alpino Italiano), che hanno messo a disposizione degli “zaini di studio” dal valore di 20 mila euro per finanziare il primo anno scolastico. Oltre a ciò, entrambe le associazioni mettono a disposizione del gruppo le proprie strutture nazionali e locali. Nel corso dei mesi, però, Strade Maestre ha raccolto sempre più sostenitori tra associazioni (ad esempio Il Filo di Simo, l’Associazione Italiana Persone Down, l’Università di Roma Foro Italico e quella di Verona), che hanno dato un apporto economico e logistico, realtà che offrono ospitalità lungo il percorso (come l’Associazione Acqua, Amici della Via Clodia, Ananda), oltre che a numerosi patrocini.

“Felice di ciò che si è messo in moto”

“Sono molto contento all’idea della partenza - conclude Sassoli –, e di ciò che si è messo in moto. È una sperimentazione, certo, ma il fermento che stiamo provando e ricevendo – le mail, i messaggi, l’incoraggimaneto – mi fanno capire che abbiamo smosso qualcosa. Ora dobbiamo solo andare avanti e rompere i muri e i limiti burocratici, oltre che unire i puntini, metaforicamente e geograficamente, di questo viaggio”.