Alcuni colpi di pistola sono stati esplosi poco prima delle 19.30 al culmine di una lite avvenuta in un bar in via Aldo Moro. Un uomo è morto sul marciapiede all'ingresso del locale dove il personale sanitario del 118 ha tentato di rianimarlo senza successo, un altro è deceduto in ospedale. Si ipotizza un regolamento di conti. I killer sono arrivati in auto: la vettura poi è stata abbandonata sul posto
Due persone sono morte e altre due sono rimaste ferite in seguito a una sparatoria avvenuta a Frosinone. I colpi di pistola sono stati esplosi questa sera poco prima delle 19.30 al culmine di una lite avvenuta nel bar Shake nella centralissima via Aldo Moro, nella parte bassa della città. Il primo decesso è avvenuto sul marciapiedi all'ingresso del bar dove il personale sanitario del 118 ha tentato di rianimare il paziente ma senza successo. Un secondo giovane è deceduto qualche ora dopo in ospedale per le gravi ferite riportate e a nulla è servito il tentativo dei medici di sottoporlo ad un delicato intervento chirurgico. Non risultano gravi invece gli altri due feriti. Il prefetto di Frosinone Ernesto Liguori ha convocato il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in maniera straordinaria per domani mattina alle 11.
Cosa è successo
Sul posto sono intervenuti gli investigatori della Squadra Mobile e i loro colleghi delle Volanti. Da una prima ricostruzione risulta che al bar era seduto un gruppo di clienti di origine albanese, in due sono arrivati in auto e hanno iniziato a discutere con loro. Dopo poche battute uno degli uomini scesi dall'auto ha estratto una pistola sparando una serie di colpi in rapida successione centrando tutte e quattro le persone del tavolino. I due aggressori si sono dati alla fuga a piedi. Il locale era pieno di clienti e sono stati loro a fornire gli elementi sui quali ora stanno lavorando i poliziotti. Sequestrata la macchina abbandonata in via Aldo Moro, la polizia sta verificando a chi appartenga e se sia stata noleggiata. L'ipotesi sulla quale si stanno concentrando le indagini è un possibile regolamento di conti tra due gruppi albanesi nato per la riorganizzazione delle piazze di spaccio e della prostituzione, colpite in queste settimane da una serie di operazioni che hanno smantellato la precedente struttura di comando.