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Montecitorio, tensione davanti alla Camera per corteo studenti con fumogeni

Cronaca
©Ansa

Alcune centinaia di studenti dei collettivi dei licei romani si sono mossi in corteo, scandendo cori e accendendo dei fumogeni, per arrivare a Montecitorio, dove hanno trovato il cordone schierato dei poliziotti. Dopo qualche momento di tensione, la situazione è tornata alla calma

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Cori, fumogeni, scontri con la polizia, e un messaggio chiaro alle Istituzioni: "Il vostro tempo è finito, ora comincia il nostro". Sono stati circa 250 gli studenti che oggi pomeriggio hanno dato vita a un corteo di protesta arrivato quasi davanti a Montecitorio, dove ci sono stati momenti di tensione con le forze dell'ordine. I giovani dei collettivi dei licei romani avevano indetto per oggi una manifestazione al Pantheon alle 17.  "Dalle scuole occupate alle strade. Non ci avete ascoltato. Bruciamo tutto", il motto dell'appuntamento.  La mobilitazione al Pantheon era stata preannunciata sui social. Ad organizzarla, il coordinamento autonomo di Roma scuole in Lotta,  per protestare, ricordano i manifestanti, contro "il silenzio delle istituzioni sulle problematiche degli studenti".

Tensione con la polizia

Le tensioni si sono registrate quando i ragazzi hanno tentato di fare un corteo che non era autorizzato. Così dal presidio hanno iniziato la marcia scandendo cori e accendendo dei fumogeni per arrivare alla Camera dei deputati. Lì hanno però trovato il cordone schierato dei poliziotti che avevano chiuso l'ingresso di Piazza del Parlamento, presidiata da numerosi agenti in tenuta antisommossa. Dopo il lancio di fumogeni, bottigliette, e azioni di contenimento da parte della Polizia, la situazione è tornata alla calma. "Chiediamo ascolto alle cariche del nostro Paese - hanno ripetuto  i ragazzi - Il vostro tempo è finito, ora c'è il nostro".

"Protestiamo contro silenzio istituzioni"

Secondo le forze dell'ordine non risulterebbero feriti ma alcuni studenti hanno invece denunciato un'azione violenta: "Non eravamo offensive, un poliziotto si è accanito su noi ragazze", ha spiegato una studentessa. "Eravamo in sesta fila, non stavamo spingendo e non ci stavamo muovendo. Eravamo quattro ragazze, di cui 3 minorenni, e la celere è arrivata e ha iniziato a picchiarci", ha raccontato la giovane. "Una mia amica ha preso delle manganellate in testa, ha dovuto mettere il ghiaccio". I liceali, dopo aver lamentato un'azione dura da parte delle forze dell'ordine, hanno deciso di ripartire in corteo per arrivare davanti la sede del ministero dell'Istruzione e del merito a Trastevere. "Continuiamo a pretendere i tavoli di confronto con il ministero dell'Istruzione, con l'Ufficio Scolastico Regionale e Città metropolitana", affermano gli studenti gridando al ministro Valditara "poniamo fine al silenzio. Il mondo è nostro". 

Le parole di Fratoianni

"Quello che è accaduto davanti a Montecitorio con quei minorenni manganellati è la manifestazione dell'educazione affettiva che ha in testa questo governo e questa brutta destra", afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Un altro episodio che conferma che Meloni, Piantedosi e Salvini sono nemici dei giovani di questo Paese. Non li sopportano proprio. Qualcuno dovrà spiegare al Parlamento questa brutta pagina per le Istituzioni e per le Forze dell'Ordine". 

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