I manifestanti, che fanno parte del 'Fondo di Riparazione' per le alluvioni e per il clima, hanno bloccato il traffico di via del Corso prima di cercare di raggiungere Palazzo Chigi dove sono stati fermati dalla polizia
Nuovo blitz di Ultima Generazione questa mattina nel centro di Roma. Gli attivisti del 'Fondo di Riparazione' per le alluvioni e per il clima, guidati da due giovani con dei cartoncini legati in volto con la faccia di Giorgia Meloni e Lorenzo Fontana, hanno bloccato il traffico di via del Corso con dei 'pacchi regalo' con fango e calcinacci da portare alle autorità per ricordare l'alluvione in Emilia in Romagna: "Per Natale come doni solo incendi e alluvioni. Per ogni incendio e alluvione vogliamo un fondo riparazione ", è lo slogan intonato dagli ambientalisti che, in marcia verso il Parlamento e Palazzo Chigi, sono stai bloccati dalle Forze dell'ordine poco prima di arrivare a Piazza a Colonna. "Stavamo marciando anche per andare a dare il nostro sostegno ai lavoratori dell'Ilva. Non è un blocco, è una camminata pacifica. Ci dite di rivolgerci alle Istituzioni, e noi stavamo andando da loro", gli ambientalisti seduti per terra ribadiscono le rivendicazioni per il clima e la richiesta di un fondo riparazione per le popolazioni alluvionate. "Arrestate i criminali veri non noi", ripetono alcuni attivisti mentre vengono portati via dalle forze dell'ordine.
I fermi della polizia
Sono 16 gli attivisti bloccati dalla polizia che verranno denunciati per manifestazione non preavvisata, blocco stradale, violenza privata aggravata ed interruzione di pubblico servizio. Tra i 16 fermati molti sarebbero già destinatari del foglio di via obbligatorio, con il divieto di ritorno nella città di Roma, e quindi saranno ulteriormente denunciati all'autorità giudiziaria per la violazione della misura. Nelle prime ore del mattino gli agenti della Digos hanno intercettato altri 4 attivisti dello stesso movimento lungo via Cristoforo Colombo che avevano al seguito secchi con vernice. Sono stati accompagnati in commissariato dove tre dei quattro fermati, già destinatari del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Roma, sono stati poi denunciati.