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Madonna Trevignano, mistero sulla fuga della presunta veggente Gisella Cardia: cosa si sa

Cronaca
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La donna è scomparsa dal paese sul Lago di Bracciano dal 6 aprile, tre giorni dopo l'ultimo incontro con i fedeli al santuario dove si trova la statua della Vergine che piangerebbe sangue. Intanto, sul tavolo della procura di Civitavecchia è arrivato l'esposto di un investigatore privato che sostiene come le lacrime sarebbero in realtà gocce di sangue di maiale

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È scomparsa la presunta veggente che sostiene di ricevere una visita della Madonna ogni 3 del mese e che custodisce la statua della Vergine di Trevignano, quella diventata famosa perché piangerebbe lacrime di sangue. L’ultima volta che Gisella Cardia (all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla) è stata vista a Trevignano Romano, sul lago di Bracciano, era il 6 aprile. Poi è sparita nel nulla, scrive Repubblica, mentre intorno a lei cresce l’attenzione mediatica: alla fine di marzo il vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, “ha istituito una commissione per effettuare un'indagine previa, finalizzata ad approfondire l'eventuale fenomenologia dei fatti, che si verificano da qualche tempo a Trevignano Romano”. Adesso, riporta Il Messaggero, la vicenda è finita anche sul tavolo della Procura di Civitavecchia, dopo che l’investigatore privato Andrea Cacciotti ha presentato un esposto contro Cardia, sostenendo che le lacrime di sangue della Madonna non sarebbero altro che gocce di sangue di maiale. 

La legale: "Cardia è andata in vacanza"

Tutti gli appuntamenti che Cardia avrebbe dovuto avere con i fedeli sono adesso “momentaneamente sospesi con data da destinarsi”, come scrive sul sito ‘La Regina del Rosario’. Il prossimo grande incontro dovrebbe essere il 3 maggio. In quella data, come sempre, la autoproclamata veggente avrebbe portato i fedeli al santuario della Madonna. Di Cardia però non c’è traccia. La sua legale, Alessandra Orlando, dice che è “andata in vacanza”, si legge su Repubblica. Altre voci la vedrebbero in Romania, dove si trova suo marito. E se chi storce il naso davanti alle sue presunte doti da santona pensa che la scomparsa possa avere a che fare con la giustizia, i suoi fedeli dicono che è andata “in un convento” per allontanarsi da odio e malelingue. 

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"La sofferenza offerta sarà grazia"

Cardia, scrive Il Messaggero, nel 2013 è stata condannata a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta. Dopo aver scontato la pena, durante un viaggio verso Medjugorje, la statuetta della Madonna che aveva con sé avrebbe iniziato a piangere sangue. Da anni, la stessa statua è ormai mecca di pellegrinaggio per chi crede che sia tutto vero. Anche se, si legge sempre sul quotidiano romano, c’è chi sta iniziando a cambiare idea. Alcuni adepti hanno rivelato che Cardia cercherebbe di spaventarli, mettendogli davanti l’ipotesi di un destino difficile. “I figli delle tenebre vi stanno attanagliando, ricordate che la sofferenza offerta sarà grazia", aveva letto ai fedeli Cardia nell’ultimo incontro che si è tenuto, quello del 3 aprile. A Fanpage.it, un uomo che in passato ha donato 123mila euro alla famiglia Cardia e alla Onlus Madonnina di Trevignano, ha definito "diabolici" i passaggi letti dalla veggente nei suoi incontri.