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Polonia, ragazzi italiani picchiati a Varsavia: 2 gravi, uno rischia di perdere un occhio

Cronaca
©Getty

L’aggressione è avvenuta nella notte fra venerdì e sabato fuori da una discoteca. Uno dei giovani ha fratture a uno zigomo, a un'orbita oculare e a un piede e dovrà essere operato, mentre un altro è in osservazione per una possibile emorragia interna all'addome. Secondo le autorità, il gruppo potrebbe essere stato preso di mira per errore, a causa di uno scambio di persone

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Un gruppo di sette ragazzi di Scandicci (Firenze), tutti intorno ai 20 anni, è stato aggredito e picchiato violentemente a Varsavia, in Polonia, nella notte fra venerdì e sabato. Due di loro sono in gravi condizioni, mentre un terzo è stato dimesso con ferite lievi. La comitiva era partita da giovedì scorso per andare a trovare due amici che stanno studiando nella capitale polacca per l'Erasmus. Scandicci è la città anche di Niccolò Ciatti, il giovane ucciso a calci e pugni da tre ceceni in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna nell'agosto del 2017.

Uno dei ragazzi rischia di perdere un occhio

L’aggressione è avvenuta fuori da una discoteca e i picchiatori avrebbero colpito anche con noccoliere e altre armi improprie finché i sette non sono rimasti a terra feriti con lesioni, traumi ossei e tumefazioni. Tre i ragazzi italiani finiti in ospedale: secondo quanto riporta La Nazione, il più grave ha fratture a uno zigomo e a un'orbita oculare e rischia di perdere un occhio, oltre che a un piede e per questo dovrà essere operato. Un secondo è in osservazione per una possibile emorragia interna all'addome dopo aver ricevuto calci, mentre il terzo è stato dimesso. I genitori del giovane che dovrà subire l'intervento chirurgico sono già partiti per Varsavia.

Forse uno scambio di persone

In base a una prima ricostruzione della polizia polacca, secondo i racconti ricevuti dalle famiglie tramite i figli, i sette italiani sarebbero finiti al centro di uno scambio di persone. Gli aggressori cercavano degli italiani, per motivi ancora ignoti, ma non il gruppo di Scandicci. A Varsavia gli agenti che indagano sull'accaduto hanno interrogato più volte i ragazzi ricoverati in ospedale e i loro amici. "Mio figlio - racconta Beatrice, la mamma di uno dei giovani ricoverati - era la prima volta che prendeva l'aereo per un viaggio. I ragazzi sono molto legati. Sono cresciuti insieme, noi genitori ci conosciamo e ci frequentiamo. È una situazione davvero difficile, assurda".