Figlio di Grillo indagato per violenza sessuale, la madre sentita in Procura a Tempio
CronacaSecondo gli avvocati della difesa Parvin Tadjk, moglie del fondatore del M5s, era nella villa di Porto Cervo quando sarebbe avvenuto lo stupro di gruppo denunciato a luglio da una studentessa 19enne. La donna è stata ascoltata come persona informata dei fatti
La moglie di Beppe Grillo, Parvin Tadjk, è stata sentita ieri in Procura a Tempio Pausania (Sassari) come persona informata dei fatti nella vicenda del figlio 19enne, Ciro, accusato con tre amici del presunto stupro di una studentessa di 19 anni che sarebbe avvenuto quest'estate nella villa di famiglia a Porto Cervo. La donna, hanno riferito gli avvocati della difesa, la notte della presunta violenza sessuale era in una delle stanze della residenza. (LA PRESUNTA VITTIMA: "SI INDAGHI CON SERENITÀ")
Continuano le analisi dei periti su cellulari e profili social
Parvin Tadjk si è presentata negli uffici della Procura accompagnata dal suo avvocato, Enrico Grillo, e il colloquio avuto con il procuratore resta coperto dal massimo riserbo. Oltre alla donna, la difesa ha segnalato alla Procura la presenza in casa di una domestica e di numerose persone che erano nelle vicine ville, compresa una coppia di anziani che dormiva al piano superiore. Anche queste persone saranno sentite dal magistrato. Intanto, i periti nominati dall'accusa e dalla difesa continuano l'analisi dei contenuti dei telefoni degli indagati, compresi i profili social il cui accesso è stato reso disponibile volontariamente dai quattro ragazzi.
La vicenda
La presunta violenza sessuale di cui è accusato il figlio di Beppe Grillo - insieme a Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, tutti tra i 18 e i 20 anni - sarebbe avvenuta il 16 luglio scorso. La ragazza, una studentessa che aveva da poco sostenuto l’esame di maturità, ha sporto denuncia il 26 luglio ai carabinieri di Milano, città in cui abita. Secondo il racconto della giovane, dopo una serata passata con i quattro ragazzi al Billionaire lei e un’amica li hanno seguiti nella residenza estiva. A quel punto l’amica si sarebbe addormentata a causa di qualche drink di troppo e lei sarebbe stata aggredita sessualmente da tre dei quattro ragazzi. Gli indagati, tramite i loro legali, hanno invece sostenuto che i rapporti sono stati consenzienti.