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Maltrattamenti su disabili, 8 arresti in provincia di Potenza

Cronaca
(Foto Google Earth)

Calci, pugni, schiaffi e "trascinamenti a terra": questo il trattamento riservato ai pazienti di una struttura riabilitativa di Venosa e scoperto dai carabinieri del Nas. Sono 15 in tutto le misure cautelari. Coinvolti dipendenti, medici e un religioso

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Otto persone sono state arrestate e poste ai domiciliari dai carabinieri del Nas nell'ambito dell'operazione sui "ripetuti e violenti" maltrattamenti su disabili commessi nella struttura riabilitativa dei "Padri Trinitari" di Venosa (Potenza). Inoltre, sono state eseguiti cinque divieti di dimora e due di interdizioni dalla professione medica. Tra le persone coinvolte - secondo quanto si è appreso - vi sono dipendenti, medici e un religioso.

Calci, schiaffi e pugni

Calci, pugni, schiaffi e "trascinamenti a terra" per essere trasferiti dal corridoio alle stanze: è questo "l'inaccettabile e penoso sistema di vita quotidiano" che hanno dovuto subire alcuni ospiti dell'istituto a Venosa. Secondo quanto spiegato dalle forze dell'ordine, le indagini sono cominciate dopo la denuncia della madre di un paziente che aveva notato "ematomi e graffi" sul corpo del figlio. La donna si era rivolta al personale dell'istituto di riabilitazione, ricevendo in risposta "sempre spiegazioni evasive e di comodo".

Codancos: "Subito telecamere negli istituti"

In seguito all'episodio di Venosa, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha chiesto interventi immediati per garantire la sicurezza dei disabili: "Subito telecamere di sorveglianza in tutte le case di cura e le strutture sanitarie che si occupano di anziani e disabili. Oramai - aggiunge - non passa giorno senza la notizia di arresti e inchieste su maestre e dipendenti di case di cura e strutture sanitarie accusati di percosse e maltrattamenti su bambini, pazienti anziani o disabili. Siamo di fronte ad un preoccupante allarme ed è evidente che servono più controlli su tutto il territorio, per verificare le condizioni di assistenza ai pazienti e l'adeguatezza del personale in servizio. Il Ministero della salute deve intervenire sia effettuando ispezioni a tappeto nelle case di cura e raccogliendo le segnalazioni dei pazienti e dei loro familiari, sia installando telecamere di videosorveglianza in tutte le strutture".