In una lettera inviata dall’Organizzazione mondiale per la sanità alla Commissione Salute del Senato viene espressa preoccupazione per i dati italiani ma anche un plauso per le norme che introducono l'obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione scolastica
"Sulla base dei dati disponibili all'Oms, i casi di morbillo registrati fin qui, nel corso del 2017, sono stati in Europa 5.483, il 43% dei quali si è verificato in Italia". I numeri arrivano da una missiva scritta dall’ufficio regionale per l’Europa dell’Oms e inviata alla Commissione Salute del Senato in vista delle audizioni e dei lavori sul decreto che introduce l'obbligatorietà dei vaccini.
Nella lettera, è anche precisato che "i casi di morbillo che si sono verificati nella Regione Europa sono diminuiti dai circa 34mila nel 2010 ai 5.100 nel 2016. Tuttavia, sottolinea l'Oms, “la copertura vaccinale in Italia, per tutti i vaccini, ha mostrato un trend stagnante o, in alcune zone del paese, addirittura in diminuzione negli ultimi anni”.
Oms applaude a norme italiane
Il direttore generale per l’Europa dell'Oms, Zsuzsanna Jakab, “plaude al Ministero della Salute per aver intrapreso un'azione tesa ad assicurare una maggiore sicurezza della collettività", si legge nella lettera in cui si lodano gli sforzi dell'Italia per invertire la tendenza. Vengono evidenziati “passi positivi nell'assicurare comunità più sicure e nel creare una cultura più consapevole per chiudere il gap immunitario”. In base all'informazioni disponibili all'ufficio regionale Europeo dell'Oms, “nel 2015 12 paesi Europei richiedevano la prova di vaccinazione per l'iscrizione scolastica. Ma l’organizzazione non dispone di informazioni concernenti l'applicazione effettiva di tali requisiti''.