L'ex direttore del Corriere della Sera si è spento nella sua casa di Camogli, a 92 anni. Aveva diretto il quotidiano di via Solferino dal 1972 al 1977, e poi era passato a Repubblica, come editorialista
Si è spento nella sua casa di Camogli Piero Ottone, giornalista, ex direttore del Corriere della Sera ed editorialista di Repubblica. Aveva 92 anni e la notizia della sua scomparsa è stata data dal giornalista Ezio Mauro, con un tweet: “Ciao a Piero Ottone, lo stile nel giornalismo e nella vita”
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="en"><p lang="it" dir="ltr">Ciao a Piero Ottone, lo stile nel giornalismo e nella vita</p>— Ezio Mauro (@eziomauro) <a href="https://twitter.com/eziomauro/status/853502380289085440">April 16, 2017</a></blockquote> <script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
La carriera: dal Corriere della Sera a la Repubblica
Pseudonimo di Pierleone Mignanego, Ottone nasce a Genova nel 1924. Gli inizi nel mondo del giornalismo risalgono al Corriere Ligure e poi alla Gazzetta del popolo, come redattore e corrispondente da Londra. Al Corriere della Sera arriva negli anni Cinquanta, come corrispondente da Mosca e come inviato speciale. Poi diventa direttore del Secolo XIX, nel 1968, per poi tornare al quotidiano di via Solferino da direttore, dal 1972, voluto da Giulia Maria Crespi per imprimere una svolta a sinistra al quotidiano. Celebre la rottura con Indro Montanelli, di cui propone il licenziamento e che lascia il Corriere, insieme ad altre firme prestigiose, per fondare Il Giornale. Nel 1977 Ottone lascia via Solferino per entrare in Mondadori, di cui diventa direttore generale. Infine l'arrivo a Repubblica, dove è stato anche editorialista. Fino a qualche settimana fa, scriveva ancora la sua rubrica sul Venerdì, intitolata “Vizi&Virtù”.