Oggi l'umanità oltrepassa il limite del consumo annuale e il nostro debito ecologico si anticipa di anno in anno, l'unica eccezione nel 2020 durante il lockdown
L'Overshoot Day è il giorno che sul calendario globale ricorda quando l’umanità ha esaurito le risorse naturali della terra. Quest’anno, con un giorno di anticipo rispetto al 2021, secondo i calcoli del Global Footprint Network, l'organizzazione di ricerca internazionale che misura la nostra impronta Ecologica, la popolazione mondiale ha già consumato le risorse a disposizione del 2022 andando a sfruttare quelle dell’anno successivo. Un debito sempre più ampio che ogni anno anticipiamo di un po' tanto che se a livello globale l Overshoot Day cade il 28 luglio, in Italia questo traguardo è stato raggiunto già lo scorso 15 maggio. Da domani la popolazione mondiale inizierà ad entrare in debito andando a sfruttare le risorse destinate per il 2023.
Il nostro debito ecologico
L'umanità utilizza l'equivalente di quasi due pianeti, "1,75 Terre" e l'Italia è tra i Paesi in cui l'Overshoot Day arriva ancora prima della data globale. Era andata decisamente meglio nel 2020 quando a causa del lockdown imposto dalla pandemia, il debito ecologico era slittato di ben 3 settimane, al 22 di agosto. Poi però la ripresa dell’economia e delle attività globali, ha riportato tutto esattamente come prima. Guardando agli esordi, nel 1971 per esempio la giornata del superamento cadeva a fine dicembre. Da quella data la popolazione mondiale è cresciuta del 121% aumentando la sua impronta ecologica di circa il 60%. Il primo ad aver consumato tutte le risorse disponibili nel 2022 è stato il Qatar (10 febbraio), seguito dal Lussemburgo (14 febbraio). Per il Canada, gli Emirati Arabi e gli Stati Uniti d’America, l’Overshoot Day è stato raggiunto il 13 marzo.
Come si calcola l’Overshoot day
Mancano ancora ben 156 giorni alla fine dell'anno e nonostante tutto l'uomo ha già esaurito tutte le risorse che la Terra ci mette a disposizione annualmente. Il Global Footprint Network divide la biocapacità del Pianeta (la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in quell'anno) per l'impronta ecologica dell'umanità (la domanda dell'umanità per quell'anno) e moltiplica per 365 (il numero di giorni in un anno).
Come rallentare il deficit
I nostri deficit annuali, causati dai nostri stili di vita basati su produzione, consumo, scarto e inquinamento, in 50 anni hanno prodotto un debito ecologico totale pari a 19 anni di rigenerazione del pianeta. Ma se l’uomo è il problema, ricorda il Global Footprint Network, l ‘uomo è anche la soluzione. Per rallentare il nostro debito dovremmo:
- rimboschire 350 milioni di ettari di foresta, intervenendo nella tutela e conservazione degli spazi selvaggi, ripristinare gli ecosistemi contribuendo all'agricoltura rigenerativa. Questo ritarderebbe la data di circa 8 giorni.
- Ridurre del 50% l'utilizzo dell'auto, sposterebbe questa ricorrenza di almeno 13 giorni.
- Alimentarci prevalentemente da fonti di energia pulita, ritarderebbe l'Earth Overshoot Day di oltre tre mesi.
- Il cibo da solo occupa oggi il 55%, cioè più della metà, della biocapacità della Terra. Se il consumo mondiale di carne fosse ridotto del 50% e queste calorie fossero sostituite attraverso una dieta vegetariana, il debito sarebbe spostato di 17 giorni;
- Dimezzare gli sprechi alimentari nel mondo sposterebbe la data di almeno 13 giorni.