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Abusi edilizi, Legambiente: 8 case irregolari su 10 non abbattute

Ambiente
L'abbattimento del palazzo di Punta Perotti, uno degli abusi edilizi più famosi d'Italia (Ansa)

Sono oltre 70mila gli edifici che dovrebbero essere demoliti a seguito di un'ordinanza ma solo 14 vengono realmente eseguiti. Il record negativo in Campania

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Su oltre 70mila case da abbattere ben 8 su 10 restano al loro posto. E' il dato che emerge dal dossier di Legambiente "Abbatti l'abuso” che ha analizzato tutti gli edifici italiani sottoposti a ordinanza di demolizione dal 2004 (anno dell'ultimo condono) ad oggi. Il rapporto è stato presentato oggi a Palermo dai presidenti nazionale e regionale di Legambiente, Stefano Ciafani e Gianfranco Zanna

I dati nazionali

Secondo il report, solo 14.018 immobili rispetto ai 71.450 colpiti complessivamente da ordinanze di demolizione negli ultimi 15 anni sono stati rasi al suolo, il 19,6 per cento. L'indagine è stata realizzata partendo dai dati forniti da 1.804 Comuni italiani, il 22,6 per cento del totale, con un'analisi del fenomeno dal 2004 ad oggi. Ciò che emerge, spiegano da Legambiente, conferma “la sostanziale inerzia di fronte all'abusivismo e alle prescrizioni di legge rispetto alle procedure sanzionatorie e di ripristino della legalità”.

L'uso pubblico degli edifici abusivi non decolla

Un'opzione alla demolizione è la trascrizione del bene illegale nel patrimonio immobiliare pubblico. Secondo la legge, il patrimonio edilizio abusivo colpito da ordine di abbattimento non eseguito entro i tempi di legge è a tutti gli effetti di proprietà del Comune cui spetta demolirlo in danno all'ex proprietario o destinarlo a usi di pubblica utilità. Una prescrizione che rimane spesso lettera morta. Rispetto ai 57.432 abusi non demoliti censiti da Legambiente, infatti, appena il 3,2 per cento, ossia 1.850 immobili, risulta acquisito al patrimonio comunale.

A livello regionale, prima la Campania

E' la Campania la Regione più esposta all'abusivismo edilizio con una quota di 50 immobili fuori legge ogni cento. Al secondo posto la Calabria con il 46,6 per cento di edilizia illegale e terza il Molise con il 45,8 per cento. Se si valuta il rapporto tra ordini di demolizione e abbattimenti la situazione migliore è quella del Friuli Venezia Giulia con il 65,1 per cento, mentre sempre alla Campania spetta la maglia nera con appena il 3 per cento di esecuzioni. Se si considera il numero assoluto di ordinanze, allora la prospettiva cambia: il Friuli Venezia Giulia ha un tasso di demolizioni alto a fronte di un numero basso di ordinanze (l'1,1 per cento a livello nazionale), mentre la Campania detiene il record di ordinanze, oltre il 23 per cento del totale nazionale. Risultano buoni i risultati della Lombardia, che con il 6,9 percento delle ordinanze nazionali ne ha eseguite il 37 per cento, del Veneto (9,5 per cento delle ordinanze nazionali di cui eseguite il 31,5 per cento) e della Toscana (7,1 per cento delle ordinanze nazionali di cui eseguite il 24,8 per cento).