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Il contatto con la natura riduce i rischi di obesità e depressione

Ambiente
Il contatto con l'ambiente fa bene alla salute (Getty Images)

Uno studio europeo ha passato in rassegna oltre 200 ricerche. I risultati confermerebbero un legame tra l'accesso alle aree verdi e la salute psicofisica

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La natura fa bene. E adesso ci sarebbero le prove: vivere accanto a spazi verdi riduce il rischi di obesità e depressione. Lo afferma uno studio di Friends of the Earth Europe e dell'Institute for european environmental policy.

 

Tante ricerche riunite in un unico studio - I benefici del contatto con le aree verdi erano già stati ipotizzati da un report, pubblicato lo scorso aprile dalla Commissione Europea. Adesso il nuovo studio, condotto da 11 ricercatori, ha approfondito il tema passando in rassegna oltre 200 report scientifici. Il risultato è “Nature for Health and Equity”, la più ampia indagine sull'intreccio tra natura, salute e benessere.

 

I benefici per la salute - Vivere a contatto con la natura ha dunque molti benefici. Secondo una ricerca spagnola del 2015, ad esempio, le persone che abitano entro una distanza di 300 metri da aree verdi si sentono più in salute, sia dal punto di vista fisico che mentale. Nelle aree urbane dove ci sono più alberi diminuisce inoltre il consumo di antidepressivi. I cittadini vicini a parchi e prati sono più felici e soffrono meno lo stress. Diverse ricerche hanno dimostrato poi un legame tra il benessere e la biodiversità dell'ambiente che ci circonda. Secondo uno studio danese, ad esempio, le persone che vivono a più di un chilometro da boschi e parchi tendono a registrare tassi di obesità superiore rispetto a chi abita a meno di 300 metri di distanza.

 

Il legame con il disagio socioeconomico - Il legame tra verde e benessere si intreccia anche con la condizione socioeconomica. Chi vive nelle zone povere delle grandi megalopoli ha meno possibilità di accedere ad aree verdi e, di conseguenza, meno possibilità di fare attività fisica. Anche i bambini che abitano in quartieri disagiati hanno un accesso più difficile a spazi aperti per giocare: alberi e boschi cittadini sarebbero quindi una cura naturale. Una ricerca scozzese del 2014 certifica che gli uomini di mezza età che vivono in zone povere ma ricche di verde hanno un tasso di mortalità più basso del 16% rispetto a chi abita aree disagiate prive di spazi aperti.