Ucraina: mamme fuggite dalla guerra a lezione con i figli

Veneto

Preside 'scuola italiana deve essere servizievole e accogliente'

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(ANSA) - LOZZO ATESTINO, 30 MAR - Tamara e Kristina sono due mamme ucraine fuggite dalla guerra: anche stamane si sono sedute a scuola accanto ai loro figli per insegnare ai piccoli a integrarsi e dialogare, nonostante la diversità della lingua.
    Accade a Lozzo Atesino, nel padovano. "E' la forza della scuola e la storia di due donne - sottolinea il dirigente scolastico Alfonso D'Ambrosio -. Sono due donne, due mamme che sono arrivate in Italia dall'Ucraina da alcuni giorni".
    Tamara, che parla un po' di italiano e viene da una cittadina vicina a Kiev, ogni giorno arriva in classe, si siede accanto a suo figlio e agli altri bambini e bambine arrivati dall'Ucraina.
    Studia con loro. Si è fatta portare e libri e insegna loro la matematica, l'italiano, la storia, la musica. È dalle 8 in classe fino al pomeriggio.
    "Lo fa per dare loro una possibilità" sottolinea D'Ambrosio.
    "Vorrei dare una mano ai bambini ucraini perché ora che sono in Italia non devono avere paura di parlare - commenta Tamara - si posso far capire a gesti". Kristina aspetta un bambino, è incinta di 24 settimane ed in Ucraina insegnava musica. Stamane sta facendo lezione in lingua madre, in ucraino, ai 9 studenti e studentesse che sono arrivati nella scuola di Lozzo. La musica, secondo Kristina, può aiutare a sanare le ferite psicologiche inferte ai piccoli dalla guerra.
    "Credono che l'unica arma per essere liberi è la scuola, è la forza della cultura, delle idee, delle parole - conclude D'Ambrosio -. Come dirigente scolastico insieme ai docenti abbiamo dato loro la possibilità di entrare a scuola come educatori. Tutti noi crediamo nella straordinaria forza dell'educazione, l'arma più potente, servizievole e accogliente, per cambiare e migliorare il mondo". (ANSA).
   

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