Giudice sportivo, 'ci sono sanzioni, non può decidere società'
(ANSA) - VENEZIA, 18 NOV - Ha subito la sconfitta a tavolino per 0-3 la squadra veneta di seconda categoria che domenica scorsa aveva abbandonato il campo in segno di protesta contro le offese razziste a uno dei suoi giocatori.
La decisione è stata presa dal Giudice federale della Figc, poiché "la decisione di abbandonare il terreno di gioco può essere compresa dal punto di vista etico, ma non può essere giustificata dal punto di vista della giustizia sportiva".
"Il Codice di Giustizia sportiva - prosegue il testo - contempla espressamente la fattispecie delle condotte a stampo razzista e prevede un sistema di sanzioni graduate a carico dei tesserati e delle società, le quali rispondono anche per i comportamenti del pubblico. Tali sanzioni, però, non possono essere forzate unilateralmente dalla società vittima degli episodi di discriminazione". Secondo il Giudice sportivo, infine, gli ululati razzisti provenivano da un solo spettatore, quindi non c'era una "situazione ambientale incompatibile" on la prosecuzione della gara. Lo stesso organo disciplinare ammette le "particolari circostanze" e il "comprensibile dispiacere" della vicenda, riducendo di una settimana la squalifica al dirigente accompagnatore della squadra. (ANSA).