Covid: Veneto, sul filo del rasoio verso zona gialla

Veneto

Timori di Zaia sui vaccini per Astrazeneca

(ANSA) - VENEZIA, 07 APR - I dati Covidi in Veneto oscillano sul filo del rasoio, nel secondo giorno di zona arancione, e quindi rimane la massima attenzione affinché le limitazioni restino tali, arancioni, o migliorino in giallo dopo il "check" sanitario previsto per venerdì.
    Proseguono le vaccinazioni, con l'apertura del più grande centro vaccinale regionale al Pala Expo di Marghera, capace di offrire 2.500 somministrazioni al giorno sempre che, come teme il governatore Luca Zaia, il flusso di farmaci non subisca intoppi, specie con i timori sulla gestione dell'Astrazeneca in relazione all'età dei pazienti.
    La mancanza di vaccini e la vicenda di Astrazeneca sono per Zaia "una tragedia, perché abbiamo capito che solo con il vaccino ne veniamo fuori velocemente". Nel pomeriggio, dall'Ema sono comunque giunte informazioni rassicuranti sul siero anglo-svedese.
    Sui dati relativi al passaggio in zona gialla, Zaia ha rilevato che "non esiste più come classificazione fino a fine mese, nelle proiezioni l'Rt è a 0.96 e l'incidenza è di 168,4; ma aprile lo faremo ancora tutti in trincea".
    I timori riguardano una "pressione ospedaliera soprattutto a Verona e Padova , mentre si segnala una crescita a Treviso" rileva il governatore. "In generale - ha aggiunto - il Veneto non ha una curva flessa verso la discesa per quanto riguarda le terapie intensive e i ricoveri, che non sono pochi. Dobbiamo venirne fuori - ha concluso - dobbiamo arrivare ad un giro di boa e iniziare la discesa, non sappiamo ancora quando raggiungeremo il plateau".
    Intanto sono 284.841 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 5,8% della popolazione, su un totale di 1.031.426 dosi somministrate, pari all'81,9% delle dosi fornite alla regione. Il dato emerge dal bollettino vaccini quotidiano, aggiornato alla mezzanotte. Le prime dosi sono state somministrate a 746.585 persone, pari al 15,3% della popolazione. Gli Over 80 con almeno una dose sono il 76,1%.
    Per quanto riguarda, invece, la situazione sanitaria c'è un balzo dei decessi in 24 ore, 103. Il presidente, però, ha tuttavia attribuito il dato a un ritardo nella comunicazione delle cifre negli ultimi giorni. Il totale dei morti dall'inizio della pandemia è di 10.873. I nuovi casi registrati da ieri sono 1.111, con il totale a 391.053. Scendono gli attuali positivi, che sono 35.537 (-1.449). Prosegue la crescita dei dati clinici, con 1.972 ricoverati nei reparti non critici (+3) e 323 nelle terapie intensive (+8). (ANSA).
   

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