Ristoratore a Verona per errore in lista nera sanzioni Usa

Veneto

Stati Uniti riconoscono scambio identità e lo 'liberano'

(ANSA) - VENEZIA, 02 APR - E' finito un incubo per il proprietario di un ristorante di Verona vittima di un errore compiuto dall'ex presidente americano Donald Trump nel suo ultimo giorno in carica alla Casa Bianca, nel gennaio scorso, quando il signor Alessandro Bazzoni fu inserito nella lista nera del Tesoro dei sanzionati nell'ambito del giro di vite dell'amministrazione americana sul petrolio venezuelano. Si è trattato di uno scambio di identità, un errore che questa settimana è stato riconosciuto da Washington e che, come rilevano diversi esperti legali, si verifica di frequente e può costare molto caro. Lo riporta la Bbc.
    Nel 2019, l'amministrazione Trump ha imposto sanzioni alla compagnia petrolifera statale venezuelana Petroleos de Venezuela (PDVSA) come parte della sua strategia per forzare le dimissioni del presidente Nicolas Maduro accusato di corruzione, violazioni dei diritti umani e brogli per la sua rielezione nel 2018.
    Sull'Alessandro Bazzoni sbagliato gravava l'accusa di essere legato a una rete che tentava di eludere le sanzioni imposte al settore petrolifero venezuelano. Mercoledì scorso il Tesoro degli Stati Uniti ha riconosciuto il suo errore e rimosso il signor Bazzoni dalla sua "lista nera". Dal suo ristorante a Verona, Bazzoni, ha si è detto contento che l'errore sia stato riconosciuto e di non essere più coinvolto in questa storia. (ANSA).
   

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