In passato 3 volte no e una senza quorum
Mancano poche ore al giorno della verità per Venezia e Mestre, quello dell'ennesimo tentativo per la separazione amministrativa dei due comuni. Domenica 1 dicembre, dalle 7 alle 23, si terrà il quinto referendum separatista. Nelle precedenti 4 consultazioni tre volte è prevalso il no, nell'ultima (2003) non si arrivò al quorum, con affluenza del 39% (anche qui prevalsero i no). La sentenza del Consiglio di Stato, che ha dato ragione ai comitati referendari, ha riaperto le urne.
E non mancano le polemiche: il sindaco Luigi Brugnaro, convinto che l'iniziativa contrasti con la legge sulle città metropolitane, ha invitato all'astensione. Le forze di maggioranza in Comune si allineano al 'non voto', mentre l'opposizione si divide tra il Pd, che invita votare'no', e il M5S che propende per il 'sì', in nome del 'rispetto per la volontà popolare'. Voce dissonante a sinistra per l'ex candidato sindaco Felice Casson, favorevole alla separazione. Lega o 'Italia Viva' si sono espressi per la libertà di voto.
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