Wartsila: lavoratori in piazza, 'difendere impianto Trieste'

Friuli Venezia Giulia

E altre aziende città. Sindacati e cittadini chiedono tutele

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(ANSA) - TRIESTE, 21 LUG - Indossano le loro t-shirt grigie con la scritta Wartsila. Davanti alla Prefettura hanno srotolato lo striscione delle Rsu e uno che rimanda al passato, ovvero al "Consiglio di Fabbrica della Grandi Motori". Così i lavoratori della multinazionale finlandese, che ha annunciato la volontà di cessare l'attività produttiva nell'impianto di Bagnoli della Rosandra con conseguenti 450 esuberi, si sono presentati in piazza Unità a Trieste oggi pomeriggio, sostenuti dai cittadini e da altri lavoratori a rischio, come i dipendenti della Flex e di Principe. Chiedono tutele per la Wartsila e, in generale, per l'industria triestina in generale, "perché la città non può vivere solo di commercio e turismo".
    Ci sono i sindacati confederali con le loro bandiere. E ancora Ugl e Usb. Diverse le associazioni a sostegno, come le Acli. A breve una delegazione sarà ricevuta in Prefettura. In piazza sono scesi anche il sindaco Roberto Dipiazza, l'arcivescovo monsignor Giampaolo Crepaldi e l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen. "Tutta la città, da destra a sinistra, è con questi lavoratori - ha osservato Dipiazza - Wartsila rappresenta la storia della città. Sono convinto che porteremo a casa qualche risultato".
    "Ho voluto esserci da subito perché si tratta di una crisi ingiusta e che non si capisce, bisogna trovare tutti insieme soluzioni credibili ed efficaci", ha aggiunto monsignor Crepaldi. (ANSA).
   

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