Nuove opere artista britannico in mostra curata da Nicola Galvan
(ANSA) - UDINE, 06 MAG - I paesaggi della Terra possono essere raccontati con rispetto e amore, "oppure violentati dai tiranni del passato, che li hanno spesso sfigurati, e da quelli del presente, che non sembrano voler smettere di farlo, dall'Ucraina al Brasile". Lo ha detto David Tremlett, pittore, scultore e fotografo britannico attivo sin falla fine degli anni Sessanta, inaugurando nella Stamperia d'arte Albicocco di Udine la sua ultima mostra, "L'invenzione della geometria", curata da Nicola Galvan, visitabile fino al 30 luglio.
"La guerra è una cosa orrenda e lo sarà sempre, non è mai mai voluta dagli uomini e dalle donne comuni - ha proseguito Tremlett - non capisco come possa sembrare ancora tollerabile, ma immagino che ciò accada perché persone potenti in alcune parti del mondo devono esercitarla per giustificare se stesse e tenere la gente sottomessa".
In mostra a Udine un ciclo di cinque opere inedite, create appositamente per e con la Stamperia d'arte Albicocco - con la quale Tremlett collabora da anni - e per la prima volta realizzate con tecnica mista, acquatinta e acquaforte. "Fin da quando frequentavo la scuola secondaria, la geometria mi colpiva molto - ha spiegato - forse perché ha a che fare con disegno, con logica ed è anche una specie di puzzle".
"La geometria, che nella poetica di Tremlett è di solito ciò che dà ordine al mondo - ha spiegato il curatore Nicola Galvan - si rivela in queste nuove opere anche come l'ordine nascosto nel mondo stesso, facendo sorgere altre forme, dal profilo frastagliato, proprio alle intersezioni tra gli elementi grafici primari quali rette e circonferenze". Cinque opere, suggerisce il curatore, che potrebbero anche riferirsi ai cinque continenti che Tremlett, viaggiatore infaticabile, "ha percorso in lungo e in largo a piedi". La collaborazione con Albicocco rappresenta una delle tappe del lungo "viaggio in Italia" intrapreso diversi anni or sono dall'artista. "Nel corso del tempo, l'Italia non è stata solo buona nei miei confronti, ma è stata davvero ottima per il mio lavoro dal Sud al Nord - ha commentato Tremlett - e l'equilibrio e il disequilibrio mi hanno sempre affascinato.
L'area intorno a Udine sembra ordinata, calma, così vicina all'Est, ed è qualcosa di unico e diverso rispetto all'Italia che ho sempre conosciuto" (ANSA).