Obiettivo 40 punti salvezza, al più presto. Al Penzo 2000 tifosi
(ANSA) - UDINE, 09 APR - "Mi aspetto una partita insidiosa, da "battaglia". Saremmo sciocchi ad aspettarci altro. Il Venezia è vivo, in piena corsa salvezza. E' una squadra che ha profondità e gioco, ma anche una buona fisicità e gamba. Zanetti ha fatto un grande lavoro in serie B ma sta facendo lo stesso, con il suo staff, in A. Nel girone di andata hanno sorpreso tutti. E' uno scontro salvezza e, se loro sono affamati, noi lo saremo altrettanto". Lo ha affermato Gabriele Cioffi, alle telecamere di Udinese Tv, alla vigilia della trasferta in laguna della sua squadra.
Quanto alla sostituzione dello squalificato Pereyra, il tecnico ha ricordato: "Per raggiungere il nostro obiettivo abbiamo bisogno di tutti, non a chiacchiere ma con i fatti. Il Tucu per noi è importantissimo e sono convinto che diventerà tale anche per la nazionale argentina. Non ha età, è vivo, è determinato e fisicamente straordinario. Ma sono convinto che chi giocherà, con caratteristiche diverse, avrà un rendimento altissimo".
Dopo la prima tripletta in serie A, con il Cagliari, il mister riserva un pensiero anche a Beto: "L'ho visto bene come lo vedevo le settimane passate. Un giocatore che esulta per un gol in allenamento, lavora a testa bassa, si mette in discussione chiedendo dove può far meglio, perché ha sbagliato o su cosa possa lavorare è un giocatore che sta bene e starà sempre bene".
Tornando allo scontro diretto nel derby del Nordest, l'allenatore dei bianconeri ha ribadito che "le partite sono tutte importanti e da vincere. La continuità ci avvicina all'obiettivo e il nostro è raggiungere quanto prima i 40 punti, poi staremo a vedere". Passaggio finale sui tifosi: il settore ospiti è esaurito da giorni. Ci saranno oltre duemila friulani al Penzo, campo sul quale l'Udinese in serie A non ha mai vinto.
"L'Udinese rappresenta non solo Udine ma tutto il Friuli. Avremo tanto affetto ma altrettanta responsabilità. Il nostro obiettivo è rendere la nostra gente orgogliosa di quello che stiamo facendo e di ciò che riusciamo a mettere in campo.
Credo che questa sia la cosa più importante". (ANSA).