Soprintendenza, tra più grandi d'Europa costruiti in età Bronzo
(ANSA) - UDINE, 08 APR - Recenti indagini archeologiche sul colle del Castello di Udine hanno accertato che l'altura è un tumulo totalmente artificiale, realizzato in epoca pre-romana, probabilmente tra 3.500 e 3.000 anni fa, durante l'età del Bronzo. Lo hanno reso noto la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Fvg e il Comune di Udine, sottolineando che si potrebbe trattare di uno tra i più grandi rilievi artificiali della protostoria europea.
"Un sondaggio stratigrafico era stato avviato lo scorso anno, quando - si legge in una nota - a seguito di indagini geofisiche preliminari eseguite da Sandro Veronese su prescrizione della Soprintendenza, erano state individuate strutture medievali e rinascimentali". Le successive analisi, eseguite nei mesi scorsi sotto la direzione scientifica della Soprintendenza e coordinate da Alessandro Fontana, professore di geomorfologia dell'Università di Padova, in collaborazione con i Musei di Udine, hanno dimostrato che il colle di Udine è un "mound", ossia un rilievo costruito dall'uomo. Il tumulo, sottolineano gli archeologi, già nelle fasi iniziali raggiungeva probabilmente quasi 30 m di altezza e aveva un volume superiore a 400.000 metri cubi.
"La scoperta dunque è straordinaria - commenta la Soprintendenza - in quanto il colle artificiale di Udine costituisce un unicum, senza confronti in Italia ed è probabilmente il più grande di tutta Europa". Al momento, resta incerta la funzione del grande tumulo, ma quanto emerso sembra anche ricollegarsi alla leggenda popolare, secondo cui la collina era stata realizzata dai soldati di Attila nella metà del V sec. d.C. affinché egli potesse vedere l'incendio di Aquileia da loro conquistata. (ANSA).