L'ultima perizia sostiene che aveva un totale vizio di mente
(ANSA) - TRIESTE, 20 MAR - "Quando ha fatto quel che ha fatto non era incapace di intendere e volere, era lucido. Era lucido.
Mi fa male questa storia. Vedo mio figlio due secondi prima vivo e poi questa persona che scappa". E' lo sfogo di Pasquale Rotta, padre di Pierluigi, uno dei due poliziotti uccisi nella sparatoria in Questura a Trieste il 4 ottobre 2019, raccolta dall'emittente locale TeleQuattro.
Rotta commenta così l'ultima perizia sullo stato di mente dell'omicida, Alejandro Agusto Stefan Meran, che sarebbe processabile ma non imputabile, proprio per un totale vizio di mente. (ANSA).