Da Pozzo, pesano aumenti consolidati e rincaro bollette
(ANSA) - UDINE, 21 FEB - "Con aumenti consolidati dal 5% al 10% e bollette rincarate che penalizzano pesantemente le imprese e mortificano il potere d'acquisto delle famiglie, viviamo una congiuntura di rinnovate criticità". Lo ha affermato oggi a Udine il presidente di Confcommercio Fvg, Giovanni Da Pozzo, vicepresidente nazionale, in occasione della tavola rotonda "Il punto sul terziario", promossa a Palazzo Belgrado da Confcommercio del Fvg, alla quale è intervenuto l'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini.
Dopo aver osservato che "il clima di positività di settembre-ottobre 2021, quando sembrava vicina l'uscita dal tunnel della pandemia, è oggi decisamente peggiorato", Da Pozzo ha aperto un focus sul credito, evidenziando come nel Nordest, in era Covid, il 32% delle imprese ha attivato prestiti assistiti da garanzia pubblica, a fronte di una media Italia del 28,7%. In Fvg in particolare, nel 2020-21, si contano 57mila operazioni con il Fondo centrale di garanzia per un importo finanziato complessivo di 6,8 miliardi di prestiti, "una volta a mezza il bilancio regionale". Operazioni "già entrate in fase di scadenza che aprono di fatto una questione sottovalutata, ma che rischia di compromettere la ripresa".
"Mi sento prigioniero politico delle scelte non fatte negli ultimi 30 anni - ha osservato Bini - la Regione Fvg è una della più virtuose in Italia per quanto riguarda gli strumenti messi a disposizione del mondo produttivo, sia come misure contributive, fondi perduti, e risorse economiche, nella fase emergenziale.
Ora, però, vanno cambiate delle regole del gioco a livello nazionale ed europeo. I nodi che stanno venendo al pettine oggi, come gli aumenti dei prezzi o il caro bollette energetiche dimostrano che certe scelte, le quali andavano fatte anche trent'anni fa, non sono state fatte". (ANSA).