'Serve un contratto vero. Scadenza obbligo vaccinale preoccupa'
(ANSA) - UDINE, 10 DIC - Non ci sono ancora i dati ufficiali sulle adesioni allo sciopero della scuola in Friuli Venezia Giulia, ma sono state numerose le segnalazioni di istituti chiusi, soprattutto nei primi cicli di istruzione. Lo hanno comunicato i segretari regionali Adriano Zonta (Flc-Cgil), Ugo Previti (Uil scuola), Mauro Grisi (Snals) e Massimo Vascotto (Gilda).
Facendo il punto sulla trattativa tra sindacati e governo e sulla situazione della scuola in regione di fronte alla quarta ondata pandemica, i sindacati giudicano "insufficienti" gli 85 euro medi lordi mensili di aumento per i rinnovi contrattuali, perché non garantiscono neppure il recupero dell'inflazione dal 2018, "offensiva" l'indennità aggiuntiva di 12 euro prevista per i docenti dalla Finanziaria 2022, "tardivo" l'avvio dei concorsi per i docenti. "Le cifre del governo - secondo i sindacati - contribuiscono ad allargare a 350 euro mensili, a parità di titolo di studio, il gap salariale rispetto al pubblico impiego, cui si aggiungono altre penalizzazioni come i vincoli sulla mobilità del personale".
Sull'obbligo vaccinale che scatta dal 15 dicembre, i sindacati sottolineano "la mancata adozione di una misura analoga in altri settori, egualmente esposti al rischio". Cgil, Uil, Snals e Gilda, evidenziando che i lavoratori non vaccinati rappresentano in regione circa il 10% del personale, che complessivamente conta oltre 22.000 persone tra docenti e Ata, esprimono "forti preoccupazioni" per le possibili ricadute sugli istituti. I sindacati contestano infine la mancata istituzione, da parte della Giunta regionale, "di centri per i tamponi rapidi nelle scuole e di una linea telefonica dedicata per le comunicazioni tra i dirigenti scolastici e le aziende sanitarie". Positivo, invece, il ruolo dell'assessorato all'Istruzione, "l'unico ad aver messo in campo misure concrete, a partire dalle risorse stanziate per il potenziamento del personale". (ANSA).