Studio Centro Riferimento Oncologico Aviano pubblicato su Blood
(ANSA) - AVIANO (PORDENONE), 6 FEB - Le cellule della leucemia linfatica cronica, quando esprimono sulla loro superficie anche piccole quantità di una proteina chiamata CD49d, sono particolarmente resistenti sia ai trattamenti chemioterapici 'convenzionali' sia al farmaco biologico ibrutinib, recentemente approvato per il trattamento di questa malattia. È la scoperta di uno studio internazionale coordinato da Antonella Zucchetto e Valter Gattei, del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (Pordenone), che ha visto coinvolti diversi ricercatori in Italia, Germania e Regno Unito.
Lo studio - pubblicato dalla rivista scientifica Blood - ha dimostrato come più del 50% dei casi di leucemia linfatica cronica esprimono sulla superficie delle cellule tumorali la proteina CD49d, la quale funziona per le cellule leucemiche come molecola di adesione, favorendone l'ancoraggio sia nei linfonodi che nel midollo osseo. Come conseguenza, le cellule leucemiche ancorate nei differenti siti tissutali vengono protette dagli effetti delle terapie.