Pordenonelegge: Vanzina racconta il fratello Carlo

Friuli Venezia Giulia

'Suo funerale uno più grandi visti a Roma dopo quello Fellini'

(ANSA) - PORDENONE, 21 SET - "Le perdite ti riconsegnano l'essenza di qualcosa. Hitchcock diceva che il cinema è la vita con le parti noiose tagliate: la morte opera in modo simile, sottraendo la quotidianità e lasciando solo ciò che rendeva tale una persona". Così Enrico Vanzina parla del fratello Carlo presentando a Pordenonelegge il romanzo che gli ha dedicato. "Questo libro non volevo neanche scriverlo, ma un mattino mi è successa una cosa inusuale. Solitamente scrivo soltanto su commissione, perché in vita mia ho scritto già fin troppo: ma quel giorno le parole volevano uscire", racconta. "Il funerale di Carlo, dopo quello di Fellini, è uno dei più grandi che ho visto a Roma: perché chi ha fatto il cinema popolare è inevitabilmente entrato nella vita degli altri. Tutti associano un suo film a una frase, una fidanzata, una serata, un periodo della propria vita. Tuttora, a distanza di un anno, i tassisti mi abbracciano quando scendo, i baristi mi offrono il caffè e i ristoratori la cena per testimoniarmi la loro vicinanza".
   

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