Il presidente Simoni: "Sviluppo, serve un nuovo modello"
(ANSA) - TRENTO, 10 GIU - L'assemblea della Federazione trentina della cooperazione, organizzazione che rappresenta 436 imprese, 290.000 soci, ha approvato i bilanci 2021, che vedono un valore della produzione in crescita (da 3 a 3,25 miliardi di euro) e un aumento del patrimonio netto (da 2,6 a 2,7 miliardi di euro). Le persone occupate sono oltre 24mila.
La relazione del presidente Roberto Simoni - si legge in una nota - ha preso in esame tutti i fattori di incertezza, dall'inflazione all'exploit dei costi di energia e materie prime, ma ha anche esortato a reagire puntando sulla forza del sistema e sulla capacità di rispondere ai bisogni della comunità. "Le varie crisi hanno messo in luce la necessità di ripensare al modello di società e di sviluppo, che non potrà essere declinato solo sulla ricchezza materiale, ma dovrà tenere conto dello sviluppo umano integrale e del benessere della comunità. È la rivincita del capitale umano su quello finanziario e qui la cooperazione ha molto da dire", ha detto Simoni.
Le possibili linee d'azione individuate da Simoni sono tre: la transizione ecologica, la giustizia intergenerazionale e il nuovo welfare. "Tutti settori - ha specificato - dove la cooperazione può giocare un ruolo importante".
L'assemblea ha quindi eletto due consiglieri in sostituzione di Renzo Marchesi e di Adriano Orsi, entrambi decaduti dal loro incarico rispettivamente in Concast Trentingrana e in Cassa Rurale Alta Vallagarina. Al loro posto entrano in cda della Federazione Stefano Albasini, nuovo presidente di Trentingrana, e Maurizio Maffei, neoeletto presidente della Cassa Rurale Vallagarina. (ANSA).